Ambiente Natura
Rispettare la fauna selvatica nel compiere escursioni invernali
Gli escursionisti della montagna sono una presenza frequente negli habitat invernali degli animali selvatici che, se si sentono in pericolo, si danno alla fuga andando a sprofondare nella neve alta, azione questa che richiede un enorme dispendio di energie che può mettere a rischio la loro sopravvivenza.
Per sopravvivere in inverno con condizioni ambientali difficili e carenza di cibo, per gli animali è bene muoversi il meno possibile per risparmiare energia e le proprie riserve di grasso.
Nel corso dell’inverno cervi, camosci e stambecchi riducono la frequenza cardiaca e la temperatura corporea, rallentando quindi le loro attività. Una fuga in queste condizioni, con un aumento del metabolismo, richiede sforzi enormi. Basti pensare che un camoscio in fuga in inverno consuma una quantità di energia 70 volte maggiore rispetto al normale.
In inverni ricchi di neve gli animali sono già sotto pressione perché prede più facili.
L’Ufficio parchi naturali ricorda pertanto agli escursionisti che frequentano la montagna in inverno per attività di scialpinismo o passeggiate con le ciaspole di adottare un comportamento particolarmente rispettoso, un messaggio veicolato anche con la campagna avviata già da anni In libertà ma con rispetto.
“Con questa campagna non si intende vietare le attività del tempo libero in montagna, bensì creare maggior consapevolezza per giungere a una convivenza rispettosa tra uomo e fauna”, fa presente Enrico Brutti, direttore dell’Ufficio parchi naturali.
“Anche all’aperto nella natura vale la regola di vita: la libertà del singolo termina dove inizia quella del prossimo”, ribadisce l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer che ricorda: “Il rispetto della natura rende maggiore la propria libertà, non rispettare la natura, invece, significa autolimitarsi“.
La campagna In libertà ma con rispetto è un’azione di sensibilizzazione promossa dall’Alpenverein AVS in collaborazione con l’Ufficio parchi naturali e l’Ufficio caccia e pesca della Provincia, il CAI, e l’associazione cacciatori in tre aree pilota: a Mazia e Slingia in val Venosta, a Lazfons/Velturno e sul Picco di Vallandro nel comune di Braies all’interno del parco naturale Fanes Senes Braies. In questi territori sono apposte tabelle informative e indicazioni segnaletiche su questa tematica. È stato inoltre predisposto un pieghevole.
“Gli escursionisti possono godere la natura invernale nel tempo libero e rispettare la fauna seguendo alcune regole“, fa presente Josef Hackhofer dell’ufficio parchi naturali.
L’invito è di seguire in salita gli itinerari classici o le strade forestali soprattutto in fase di discesa, adottare un comportamento possibilmente calmo e tranquillo, evitare i pascoli e i luoghi di permanenza invernale degli animali, quali le aree prive di neve o rocciose e i margini del bosco, non seguire le orme degli animali,osservare gli animali sempre e solo da lontano dando loro il tempo di allontanarsi tranquillamente e rispettare le zone di quiete indicate.
“È importante conoscere effettivamente le esigenze della natura e degli animali e i loro habitat perché così possiamo rispettarli e vivere la nostra libertà in modo attento“, afferma l’assessora Hochgruber Kuenzer.
La rete delle aree protette alpine ALPARC ha trattato la medesima tematica con l’iniziativa Be part of the mountain; nell’ambito di questo progetto è stata predisposta una sorta di carta per il rispetto della natura legato alle attività del tempo libero che dovrebbe essere sottoscritta dai responsabili delle aree protette alpine e di organizzazioni partner. La tematica è illustrata in modo significativo in un video di presentazione dell’iniziativa di ALPARC, visualizzabile su Youtube.
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