Bolzano
Caramaschi e Andriollo ricordano Renato Dalfollo e i deportati del Lager di via Resia
Il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e l’Assessore comunale alla Cultura Juri Andriollo ricordano con riconoscenza e gratitudine Renato Dalfollo, silenzioso protagonista di una pagina dolorosa della storia cittadina.
Con la sua famiglia scelse di “fare la differenza” e per questo è stato intervistato nel dicembre 1998 nell’ambito del Progetto “Storia e memoria: il Lager di Bolzano“, progetto portato avanti dall’Archivio Storico della Città di Bolzano e dal Comune di Nova Milanese.
Renato Dalfollo ha testimoniato l’attività clandestina della sua famiglia, abitante alle Semirurali, in supporto alle deportate e ai deportati del Lager di via Resia nel periodo 1944-45.
In particolare, Dalfollo ricorda come la madre Teresa disponesse di elenchi aggiornati di deportate/i presenti nel Lager, così da poter recapitare loro i pacchi che venivano inviati dalle famiglie lontane.
La maggior parte dei deportati nel Lager di Bolzano provenivano da Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria; gli aiuti da parte delle famiglie arrivavano in modo non ufficiale anche tramite gli autocarri della Lancia che aveva sedi a Torino e a Milano.
Era poi compito di alcune famiglie, tra cui la famiglia di Renato Dalfollo, suddividere ciò che arrivava in pacchi più piccoli, che venivano poi portati direttamente ai gendarmi di guardia al Lager da bimbi come Renato.
Sul retro dei pacchetti Renato ricorda il mittente che la mamma scriveva: “Amici”.
Dalfollo ha ricordato anche di avere raccolto biglietti scritti da uomini e donne avviati ai carri bestiame di via Pacinotti, e che percorrevano a piedi la via Resia. Renato raccoglieva i bigliettini e la famiglia cercava di mandarli a destinazione. Ricordiamo che per molti queste brevi parole rappresentano l’ultima notizia avuta dai propri cari prima della morte nei Lager.
La testimonianza di Renato Dalfollo è confluita nel video VHS di accompagnamento alla mostra itinerante “Scrivere dai Lager / Briefe aus dem Lager“, edito dalle due amministrazioni di Bolzano e di Nova Milanese.
Il video è composto da importanti testimonianze di ex deportati circa le possibilità e le modalità di comunicare per iscritto con le famiglie, dopo essere stati deportati chi nel Lager di Bolzano chi in altri Lager nazisti.
Copia dell’intervista è disponibile per le scuole e puó essere richiesta dagli interessati all’indirizzo mail [email protected]
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