Trentino
Mobilità sui passi dolomitici, seduta del consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO
Seduta straordinaria ieri del consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO in sala Belli del Palazzo della Provincia autonoma di Trento.
Il tema della riunione, presieduta dal Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Mario Tonina, altresì Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, è stato in particolare quello della mobilità sui passi dolomitici.
Durante l’incontro il CdA ha discusso delle strategie comuni sul tema, posto che poi saranno le singole Province e Regioni ad attuare le misure concrete. Presenti per il CdA i rappresentanti delle due Province autonome di Trento e Bolzano, della Regione Veneto, della Provincia di Belluno, della Regione Friuli e della Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane e della Comunità di Montagna della Carnia.
Presenti tra gli altri anche l’Assessore ai trasporti della Provincia autonoma di Trento Mattia Gottardi, l’Assessore alla mobilità della Provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider e la vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Veneto, nonché l’assessore al turismo della Regione Veneto.
Durante la riunione è stato posto l’accento sulla volontà di trovare una linea comune sulla mobilità sui passi dolomitici, sottolineando come il punto di partenza sia il protocollo nell’aprile 2021 approvato da Veneto, Trentino e Alto Adige.
L’Assessore Alfreider, ha presentato alcuni dati del monitoraggio in corso. La composizione dei flussi è molto variegata, e non è composta solamente da turisti giornalieri. E’ stato dunque sottolineato come prima di attivare limitazioni alla mobilità, occorra fornire una alternativa al mezzo privato.
L’obiettivo concordato dai partecipanti alla riunione è di puntare a una regolamentazione dei flussi di traffico sui passi dolomitici le cui misure saranno all’interno di un piano complessivo della mobilità cui si sta lavorando e che sarà presentato a Roma sui fondi del PNRR e illustrato in una conferenza stampa a giugno che sarà organizzata dagli Assessori delle due Province autonome e della Regione Veneto con il patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco.
Il piano potrebbe beneficiare dei fondi del PNRR e prevedrebbe di fornire un’alternativa al mezzo privato, da attivare prima di introdurre eventuali limitazioni, come l’introduzione di un servizio di navette dedicato o il potenziamento dell’intermodalità con il sistema degli impianti a fune.
Fra le ipotesi in discussione, presentate dall’Assessore Alfreider, anche la realizzazione di parcheggi prenotabili digitalmente in modo da informare preventivamente chi si mette in viaggio in merito all’affollamento del sito. Questa misura, oltre ad evitare l’eccessivo affollamento sui passi, potrebbe indirizzare i flussi verso altre località meno congestionate, sempre facenti parte delle Dolomiti.
Per l’estate 2022 sono state poi discusse alcune misure di immediata attuabilità, tra cui l’introduzione di limiti alla velocità massima su alcune strade di accesso ai passi, maggiori controlli sulla velocità, sulle emissioni sonore, e sui cosiddetti “parcheggi selvaggi”. Possibili incrementi anche alle corsie dedicate alle biciclette.
“La riunione è stata molto utile per avviare una discussione sul tema dei passi dolomitici con lo scopo di arrivare a una serie di misure concrete comuni ai territori che fanno riferimento alla Fondazione Dolomiti UNESCO e che consentano il massimo rispetto dell’ambiente dei passi dolomitici e allo stesso tempo di renderli accessibili a residenti e turisti. Sul tema della mobilità ai passi dolomitici c’è la consapevolezza che si tratta di un aspetto da affrontare con responsabilità assieme alle Province e alla Regione” ha chiarito il Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Mario Tonina.
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