Alto Adige
Una stazione di polizia cinese a Bolzano? Inaccettabile
L’organizzazione per i diritti umani Safeguard Defenders ha trovato delle prove che la Repubblica Popolare Cinese gestisce stazioni di polizia all’estero, tra cui ben 11 in Italia. Oltre a Prato, Firenze, Milano e Roma, anche Bolzano appare come sede di una stazione di polizia camuffata da “centro servizi”.
Attraverso questi “centri di servizio“ si dice che le persone siano state spiate, convocate per interrogatori, messe sotto pressione e in alcuni casi persino costrette a tornare in Cina. È semplicemente inaccettabile che la Cina presuma di esercitare impunemente diritti sovrani in Italia e di molestare o minacciare le persone.
Queste attività di una dittatura autoritaria nel nostro Paese richiedono un’indagine completa e trasparente. Ciò è particolarmente doveroso in quanto l’Italia dal 2015 ha anche concluso diversi accordi bilaterali di sicurezza con la Repubblica Popolare Cinese e quindi in passato c’è stata un’intensa cooperazione tra le forze di polizia di entrambi i Paesi.
Si pone quindi la pressante domanda se tali forme di cooperazione tra le forze di sicurezza italiane e cinesi si siano verificate anche in Alto Adige e a quale scopo.
La tutela dei diritti umani, in particolare la libertà di espressione e l’integrità personale, anche se non valgono nella Cina, devono essere pienamente garantiti ai 1.221 cittadini cinesi che vivono in Alto Adige.
«Chiedo quindi al Presidente Arno Kompatscher, che è anche il responsabile della sicurezza pubblica nella nostra Provincia, di chiedere prontamente chiarimenti al Commissario del Governo Dr. Vito Cusumano in merito al “centro servizi” di cui sopra e ad eventuali azioni congiunte con le forze di sicurezza cinesi sul territorio della Provincia Autonoma di Bolzano.
Inoltre, deve essere chiarito senza indugio – anche attraverso contatti diretti o informali con la comunità cinese in Alto Adige – se i suoi membri sono stati o sono tuttora esposti a pressioni illegali da parte dei servizi di sicurezza cinesi.
In ogni caso, stazioni di polizia cinesi in Alto Adige travestite da “centri di servizio” sono assolutamente inaccettabili». Così in una nota il Co-Portavoce Verdi Grüne Vërc Felix von Wohlgemuth.
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