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Bolzano

Benno capace di intendere e volere per entrambi i delitti

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I giudici della Corte d’Assise di Bolzano – che lo scorso 19 novembre aveva condannato Benno Neumair all’ergastolo – hanno motivato la loro scelta: Benno Neumair, quando uccise madre e padre ha agito in piena capacità di intendere e di volere.

La Corte, riguardo al primo omicidio (Peter Neumair) si è discostata dagli esiti della perizia, ed ha quindi affermato la piena capacità di intendere e di volere del bolzanino.

Riguardo al secondo, quello di Laura Perselli, la Corte ha invece condiviso le conclusioni peritali che indicavano una piena capacità dell’imputato (aggravante della premeditazione date le modalità del delitto, ovvero il fatto che sia praticamente stato un agguato).



La Corte ha poi ricostruito – sulla base dell’ampio materiale probatorio raccolto – i fatti del giorno dell’omicidio e di quelli successivi. Sono state analizzate poi tutte le testimonianze ed i risultati delle indagini scientifiche.

La Corte – si legge anche su ANSA – ha poi affrontato il tema delle circostanze attenuanti generiche non ravvisando elementi della loro sussistenza; in particolare l’avvenuta confessione da parte dell’imputato è stata ritenuta neutra sotto il profilo probatorio e avvenuto quando era stato già raccolto abbastanza materiale per affermare la colpevolezza di Benno, si legge in una nota del Tribunale di Bolzano

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