Eventi
A Verdignes, la settimana della farina di pere, antico zucchero dei poveri
È iniziata ieri e si concluderà il 2 ottobre a Verdignes e Pardell una settimana gastronomica tutta particolare, unica nel suo genere e che affonda le sue radici culturali certamente al medioevo se non addirittura in epoche più antiche. E tutto gira attorno alla farina di pere, dimenticata ormai, quasi introvabile se non qui e detta anche “zucchero dei poveri”.
Un tempo c’era una nota di disprezzo nel definire Verdignes “il paese della farina di pere” (Birmehldorf cioè Bir(-nen)=pere, Mehl=farina, Dorf=paese). In un passato neppure troppo lontano infatti in paese e nei suoi dintorni, abbondavano solo gli alberi di pere.
Non erano frutti da consumo immediato ed avevano tardissima maturazione, che spesso veniva completata nel fienile, tra l’erba posta a seccare per l’inverno. C’era però qui anche l’usanza di essiccarle e di ricavarne farina. Le pere si facevano asciugare al sole o, addirittura nel forno dopo aver cotto il pane e sfruttando il calore residuo.
Sono dette “Kloazen” (pere secche, appunto) e venivano consumate secche in inverno o addirittura macinate per ottenere un surrogato dello zucchero, troppo caro questo, per le povere tasche dei contadini. La farina di pere secche si usava per dolcificare i Krapfen o la si spargeva sulla “mosa” (Mues), una farinata di frumento e grano saraceno insaporita con burro fuso. Oppure le pere, lasciate maturare nel fieno, venivano poi cotte e passate negli alambicchi per ottenere la grappa.
Oggi, che la grappa non si può più fare “in casa” e che la mosa non la prepara quasi più nessuno, qualche chef del paese ha recuperato gli antichi sapori e sviluppato ricette di tortelli e gnocchi, tagliatelle e perfino il gelato alla farina di pere.
Oggi queste antiche tradizioni, che facevano connotare chi ne faceva vita quotidiana come “poveraccio”, tornano dunque prepotentemente nella moderna ricerca della diversità e del passato dei cibi e diventano “moda gastronomica”.
La derisione ha lasciato spazio al vanto e il “Birmehlweg”, antico sentiero selciato, che si imbocca dalla piazza del paese, e che passando i prati sul lato meridionale del colle della chiesa, scende al borgo di Pardell, per poi risalire fino al Maso Moar zu Viersch e fare quindi ritorno, al punto di partenza, quel lastricato che ha visto passare pellegrini, mercanti e uomini in arme, è divenuto una passeggiata storica che verrà animata dalle cucine dei masi, dalla musica, dagli stand delle associazioni e dalle visite guidate. Cluou domenica 2 ottobre, dalle 10 del mattino alla sera.
-
Italia & Estero3 giorni fa
Amazon testa i droni per le consegne: primo volo nei cieli d’Abruzzo
-
Valle Isarco3 giorni fa
Maxi operazione a Fortezza: controlli su residenti, affitti e sostanze stupefacenti
-
Bolzano Provincia5 giorni fa
Albero sradicato e trascinato per centinaia di metri da un camionista “distratto”
-
Italia & Estero2 settimane fa
Tregua in Libano: c’è il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah dopo due mesi di guerra
-
Alto Adige2 settimane fa
Alto Adige, l’arma dei carabinieri contro la violenza sulle donne
-
Italia ed estero1 settimana fa
Lo sciopero generale del 29 novembre: una risposta al disagio sociale ed economico in Italia
-
Trentino2 settimane fa
Lupo investito a Predazzo
-
Alto Adige1 settimana fa
Dimentica il fucile dopo la caccia: denunciato per omessa custodia
-
Sport1 settimana fa
Doppia sfida alla Sparkasse Arena – In 24 ore arrivano KAC e Graz
-
Italia & Estero6 giorni fa
L’Europa si prepara per la guerra: i governi distribuiscono la broscure su “come sopravvivere alle prime 72 ore”
-
Oltradige e Bassa Atesina5 giorni fa
Dramma sulla A22: camion in fiamme, muore l’autista
-
meteo4 giorni fa
Maltempo sull’Italia: venti gelidi, piogge e neve in arrivo