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Musica

Addio al compositore Albert Mayr, figlio del beato Josef Mayr-Nusser

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foto ANSA
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È venuto a mancare all’età di 80 anni il compositore Albert Mayr, noto per essere il figlio di Josef Mayr-Nusser, beatificato dopo aver perso la vita a causa del suo rifiuto di aderire all’ideologia nazista.

Nato il 1° agosto del 1943 a Bolzano, Albert Mayr ha vissuto l’ombra della guerra fin dalla tenera età. Suo padre Josef fu costretto ad arruolarsi nelle SS, ma la sua ferma opposizione a giurare fedeltà ad Hitler gli costò la vita: morì di stenti in un treno diretto al campo di concentramento di Dachau nel febbraio 1945. Albert, che aveva solo un anno al momento della morte di suo padre, ha avuto l’occasione di partecipare alla sua cerimonia di beatificazione nel 2017.

Albert Mayr ha seguito le orme artistiche, studiando composizione in due prestigiosi conservatori italiani: prima al “Monteverdi” di Bolzano e successivamente a Firenze, dove si è diplomato nel 1965. Negli anni ’60 iniziò una fruttuosa collaborazione con Pietro Grossi presso lo Studio di Fonologia di Firenze e, nel 1975, contribuì al “World Soundscape Project”, sotto la guida di Murray Schafer.

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L’opera di Mayr ha esplorato in maniera significativa il rapporto tra suono, spazio e tempo. Un compositore versatile, si è cimentato nella musica digitale, vocale ed elettroacustica, oltre a creare performance, installazioni sonore e opere che integrano suoni ambientali. Ha lasciato il segno anche attraverso azioni sonore, partiture pubbliche, lavori visivi, film e MailArt, sempre ponendo il paesaggio sonoro e l’estetica del tempo al centro della sua ricerca artistica, teorica e didattica.

La scomparsa di Albert Mayr segna la perdita di un artista influente e di un uomo che ha continuato l’eredità di coraggio e resistenza morale del padre in un diverso campo di battaglia: quello dell’arte e dell’espressione.

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