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Alto Adige

Aggressione a Calò per i manifesti elettorali, Sandro Trigolo: “Solidarietà. Ora capite cosa succede a Casapound”

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Sono moltissimi i messaggi di solidarietà che in queste ore e da più forze politiche e dallo stesso Sindaco arrivano all’indirizzo del candidato per la Lista Zanin, Luca Calò.

L’aggressione da parte di alcuni giovani non ha lasciato indifferente la città e non solo perché in piena corsa elettorale si tratta di un gesto inqualificabile a danno della libertà di pensiero e della democrazia, ma anche perché simbolo della campagna di odio contro un centrodestra sempre più nel mirino degli odiatori seriali della politica antagonista.

Per quello che possa servire esprimo anche io la mia solidarietà a Luca Calò per il vergognoso episodio accaduto nella serata tra sabato 5 e domenica 6 settembre a Bolzano. Il militante e candidato della Lista Zanin è stato aggredito mentre affiggeva dei manifesti elettorali da un manipolo di ragazzi dell’area ostile al centrodestra. Forse qualcuno adesso inizia a capire cosa succede da anni nei confronti dei militanti di CasaPound. Dalle minacce, dai manifesti strappati, ai danneggiamenti alle sezioni, alle bombe“.

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Così il consigliere comunale Sandro Trigolo, che nella nota ha anche ricordato ciò che accadde sette mesi fa, con le minacce rivolte al coordinatore regionale della tartaruga frecciata Andrea Bonazza da parte degli anarchici (“Bonazza nelle foibe c’è posto”: minacce degli anarchici al consigliere di CasaPound)

Bonazza, nelle foibe c’è posto” proprio così recitava la scritta realizzata nella notte con della venice spray sulla porta di ingresso dello spazio sociale Rockaforte di via Cesare Battisti, sede centrale di CasaPound nel capoluogo.

Attacchi che anche questa volta, nel caso di Calò, arrivano sempre dalla stessa nota area – conclude Trigolo – area che si sciacqua la bocca con la parola democrazia e stop violenza, ma che urla ad ogni occasione che le sedi dei fascisti vanno chiuse col fuoco. Ma con loro dentro“.

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Diversi gli episodi che in questi giorni hanno visto ignoti strappare diversi manifesti elettorali di Cpi a Bolzano. Fatti per i quali non ci si indigna abbastanza.

  

 

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