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Alto Adige

Bancarotte pilotate: 50 milioni di frode e 5 arresti. Commesse redditizie anche a Bolzano

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E’ di cinque arresti il bilancio di un’operazione condotta dai carabinieri del Ros che ha permesso di smascherare una rete di truffatori guidata da un ex commercialista romano, i quali attraverso frodi fiscali e bancarotte pilotate avrebbero acquisito attività ai danni di decine di imprenditori e del fisco.

L’ammontare complessivo dei debiti ammonta a circa 50 milioni di euro con commesse redditizie anche in provincia di Bolzano. 

Secondo quanto emerso dall’indagine dei militari dell’Arma, coordinati dalla procura di Perugia, la presunta attività criminosa consisteva dell’acquisizione di società in diverse aree della penisola tra cui proprio il Trentino Alto Adige. 

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Ed essendo il luogo della bancarotta più datata, il gip avrebbe individuato proprio nel tribunale di Trento la sede eventuale del processo.

In Lombardia, Lazio, Toscana, Umbria Puglia, Campania e nelle province di Trento e di Bolzano si operavano dunque intestazioni fittizie a soggetti prestanome delle imprese che venivano acquistate ma anche nel trasferimento degli asset maggiormente redditizi.

I settori di maggiore rilievo per le operazioni fraudolente erano quelli di commercio e turismo, della pubblicità ma anche sanità, edilizia, scuole dell’infanzia, informatica e assistenza agli anziani.

Tra le commesse pubbliche più rilevanti troviamo quelle del Comune di Ravenna, della Provincia di Bolzano o dell’università La Sapienza di Roma.

A finire nei guai, oltre all’ex commercialista e a un consulente finanziario di origini calabresi ma perugino di adozione, ci sono altri tre soggetti operanti soprattutto a Roma, ora destinati agli arresti domiciliari.

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