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Bolzano

Casa e lavoro del domani: visione sinergica per progettare il futuro di Bolzano

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«Le aziende oggi non sono le stesse di venti o dieci anni fa e la progettazione dello sviluppo della città capoluogo non potrà non tenerne conto.» Il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati interviene nel dibattito sull’emergenza casa a Bolzano, che si ripercuote negativamente sulla ricerca del personale da parte delle aziende. Il Comune, da quanto si evince, si prepara ad assegnare il nuovo Piano di Sviluppo territoriale. I termini per presentare le offerte è scaduto la scorsa settimana e, una volta assegnato, lo studio prescelto avrà tempo 18 mesi per realizzarlo. Questo da solo però non basterà, perché dovrà essere seguito dal piano Urbanistico. Mentre tutti quindi, mondo economico in primis, si attendono risposte a breve, i tempi in realtà non saranno veloci. Ragione per cui, secondo CNA Trentino Alto Adige, il piano dovrà essere ancora più lungimirante e visionario, guardando a quelle che saranno le aziende nel prossimo futuro e i mestieri del domani.

«Il dibattito sull’abitare – continua Corrarati – non potrà essere slegato da quello sul lavorare. Due i dati da tenere ben presente: il 60% dei bambini che oggi frequentano le elementari domani faranno un mestiere che oggi neanche esiste. Le circa 8.000 piccole e medie imprese che oggi a Bolzano danno lavoro a circa 25.000 addetti sono già oggi poco impattanti, sia in termine di rumore che di emissioni. E lo saranno ancora di meno in futuro, anche per effetto delle costanti novità e direttive in termini di sostenibilità. In una città dove gli spazi scarseggiano – prosegue il presidente di CNA Trentino Alto Adige – la convivenza tra l’abitare di qualità e il lavorare innovativo e sostenibile dovrà essere valutata e analizzata. Ecco perché pensiamo che il dibattito sul futuro urbanistico di Bolzano e sul futuro governo della città oggi non può ridursi a uno scontro tra posizioni divergenti su un progetto o su un altro. Quello che serve è avviare un confronto aperto e visionario, condiviso con tutti gli attori economici, politici e sociali, che tenga conto dei cambiamenti già in atto e di quelli che vi saranno nei prossimi decenni.» Nel breve periodo invece è necessario intervenire politicamente per rendere più accessibili i costi degli alloggi già esistenti, siano essi in affitto o in vendita.

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