Benessere e Salute
Centrale teleriscaldamento Bressanone vicina a scuole: Urzì anticipa interrogazione alla giunta
In attesa di avere la nomina della nuova giunta provinciale, Alessandro Urzì anticipa un’interrogazione con la speranza di ottenere quanto prima delle risposte in merito ai miasmi che talvolta si percepiscono attorno al plesso scolastico di via Prà delle suore a Bressanone.
Il consigliere provinciale di L’Alto Adige nel Cuore chiede delucidazioni sulle intenzioni di intervento rispetto al problema dei fumi o vapori che dalla centrale di teleriscaldamento, attiva ormai da una decina d’anni a Bressanone, arriverebbero nell’area del complesso delle scuole superiori e professionali di lingua italiana Falcone-Borsellino e Mattei, collocato a poche decine di metri dalla centrale.
“Dalle ciminiere, invero di modestissima elevazione, della centrale – si legge nel testo dell’interrogazione – vengono emessi di continuo fumi maleodoranti. Talora tali fumi invadono la scuola e le zone limitrofe. Il fenomeno è particolarmente percepibile nei giorni di vento. Ma anche nei giorni in cui l`aria è stagnante.
Non risultano essere giunte se non sporadiche segnalazioni da parte di famiglie ed alunni, ma anche dal personale insegnante.
Alcune però, hanno sollevato la questione in modo più preciso e puntuale, non portando a se non generiche rassicurazioni sulla qualità delle nuvole (definite in colloqui informali di vapore acqueo) che spesso investono il plesso scolastico“.
Attraverso l’interrogazione si chiede anche se siano state compiute rilevazioni atte a qualificare la qualità delle sostanze che via aerea investono il plesso scolastico di lingua italiana e se non si ritenga, benché ad alcuni anni dalla sua realizzazione, la scelta dell’ubicazione della centrale inidonea a causa della contiguità con luoghi sensibili frequentati da tanti giovani.
In ultimo, Urzì chiede alla giunta se si intenda assumere qualche provvedimento in merito, comprendendo anche l’ipotesi di un trasferimento della struttura altrove.
E sarebbe proprio la vicinanza a luoghi cosiddetti “sensibili” , frequentati dagli studenti, a sollevare le maggiori perplessità e la voglia di vederci più chiaro da parte del consigliere provinciale.
Sono tre a Bressanone le centrali realizzate per la produzione di acqua calda ed energia elettrica destinate alla rete di distribuzione.
“Dalla messa in servizio della prima stazione di teleriscaldamento nel 2003 – si legge sul sito internet della ASM Bressanone SpA – la qualità dell’aria a Bressanone ha registrato un notevole miglioramento grazie alla riduzione degli inquinanti atmosferici e dei gas serra e una riduzione delle emissioni CO2“.
Una dichiarazione che dovrebbe tranquillizzare (ma non troppo) circa la produzione di energia da parte delle centrali, qualificata come ecologica dall’azienda che gestisce le strutture per il teleriscaldamento.
-
Italia ed estero2 settimane fa
Donna muore in Slovacchia dopo essere stata inseguita da un orso
-
Bolzano1 settimana fa
Fermati in centro città con una tronchese, rubano olio per comprarsi la cocaina, denunciati due pregiudicati stranieri
-
Alto Adige2 settimane fa
Due sciatori sloveni sorpresi a sciare ubriachi: sanzionati
-
Bolzano2 settimane fa
Bambini delle elementari sventano scambio di droga al parco
-
Bolzano4 giorni fa
Scoperto mezzo chilo di hashish nascosto in una siepe a Bolzano
-
Trentino2 settimane fa
La strada SS45 bis “Gardesana Occidentale” riapre tra Riva del Garda e Limone
-
Società1 settimana fa
Padri: gli eroi quotidiani celebrati nella giornata a loro dedicata
-
Bolzano2 settimane fa
Interventi della polizia a Bolzano per fermare atti vandalici e disturbi alla pubblica quiete
-
Bolzano2 giorni fa
Rissa al Druso: quattro daspo emessi dal questore
-
Trentino6 giorni fa
Lascia cinque milioni in eredità alla badante. I nipoti, esclusi, presentano querela
-
Alto Adige2 giorni fa
Carabinieri di Bolzano lanciano una campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani
-
Bolzano2 settimane fa
Parco dei Cappuccini in mano a spacciatori e teppisti: Anna Scarafoni denuncia degrado e illegalità