Alto Adige
Chirurgia della mano: il team di Merano/Silandro e lo svizzero Schindele in due interventi con una nuova protesi
La Schulthess di Zurigo è uno dei principali centri ortopedici d’Europa. Il Primario Wilhelm Berger dell’Ortopedia di Merano ha potuto portare per la seconda volta in Alto Adige il sostituto-primario della Chirurgia della mano della suddetta clinica svizzera, Stephan Schindele, per l’impianto di una nuova tipologia di protesi. Venerdì scorso (30 luglio), il team di Ortopedia Merano/Chirurgia della mano di Silandro e il loro collega elvetico hanno impiantato delle protesi trapezio-metacarpali a doppia mobilità di due diversi pazienti.
“La rizoartrosi colpisce principalmente le donne nella seconda metà della vita ed è una malattia degenerativa. È uno dei quadri clinici più comuni e spesso rende problematico per chi ne è affetto afferrare qualsiasi cosa con il pollice. Azioni come tenere in mano una chiave o scrivere diventano impossibili”, spiega il Primario Wilhelm Berger. Il trattamento standard è solitamente l’artroplastica di resezione/sospensione, che spesso porta a un miglioramento ma è molto invasiva poiché il trapezio viene completamente rimosso.
Berger spiega così il funzionamento dell’impianto: “La si può immaginare come una piccola protesi all’anca. Solitamente si ottengono risultati migliori e una maggiore funzionalità; vale a dire più forza e precisione del pollice abbinate a una guarigione più veloce. Ciò si traduce di fatto in una migliore qualità della vita”.
Il Primario Berger, che alcuni anni fa è stato alla Clinica Schulthess mantenendo da allora buoni rapporti con il centro, è lieto che sia stato possibile impiantare a due pazienti altoatesini questo tipo di protesi di ultima generazione: “Per noi, la Clinica Schulthess è un punto di riferimento assoluto. Il team che ruota intorno agli specialisti Daniel Herren e Stephan Schindele sviluppa sempre nuovi impianti per la Chirurgia della mano. Nel 2016, ad esempio, abbiamo portato da noi un nuovo tipo di protesi di rivestimento per la interfalangeale prossimale, ottenendo ottimi risultati. Tentiamo di tenerci costantemente aggiornati sui metodi di trattamento più avveniristici che hanno ottenuto maggior successo. Nel prossimo futuro, vogliamo eseguire questa sostituzione articolare con una forma speciale di anestesia locale a paziente vigile. Tale metodo lo utilizziamo già dal 2016. Speriamo che il nostro impegno possa accrescere il comfort dei degenti”.
L’impianto delle protesi trapezio-metacarpali a doppia mobilità sono state eseguite dal Primario Wilhelm Berger, insieme a Stephan Schindele di Zurigo e a Markus Mariacher, a capo della Chirurgia della mano a Silandro.
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