Alto Adige
Conclusa con successo la prima formazione per ambasciatori e ambasciatrici GAIA
Da Vipiteno a Salorno e da San Valentino alla Muta fino a San Candido: da fine marzo a metà giugno raggiunte otto scuole dell’infanzia e dieci scuole primarie di primo grado in tutto l’Alto Adige. La Garante Höller: “Con l’obiettivo di entrare maggiormente in contatto diretto anche con i più piccoli, abbiamo pensato di introdurre il tema in modo ludico“. La formazione di ambasciatori e ambasciatrici GAIA avviene in collaborazione con il corso di laurea in Educatore sociale della LUB.
Uno dei compiti principali dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza è la prevenzione e l’informazione. Ci rientrano ad esempio progetti di sensibilizzazione ma anche relazioni e corsi di formazione. Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado l’Ufficio viene già spesso invitato per fare delle relazioni per i giovani.
La Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller quest’anno si è posta l’obiettivo di entrare maggiormente in contatto diretto anche con i più piccoli e quindi di andarli a trovare nelle scuole primarie di primo grado e nelle scuole dell’infanzia. “Per questa fascia d’età abbiamo pensato di introdurre il tema in modo ludico. I bambini avranno la possibilità di conoscere i loro diritti e i compiti della Garante e capire come possono rivolgersi a noi”, spiega la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller.
In collaborazione con la professoressa Susanne Elsen, direttrice del corso di laurea in Educatore sociale presso la Libera Università di Bolzano, l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza a partire da quest’anno formerà ambasciatori ed ambasciatrici della GAIA che, dopo una formazione approfondita, si recheranno autonomamente nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie di primo grado di tutto l’Alto Adige per parlare con i bambini dei diritti dei minori o di bullismo.
Le marionette di draghi Fridolin e Quentin – le mascotte dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza nonché guardiane dei diritti dei bambini – accompagnano gli ambasciatori nelle loro visite presso gli istituti scolastici. Inoltre, ai bambini viene presentato l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza. I laboratori sono strutturati in modo diverso a seconda dell’età dei bambini. Nelle scuole dell’infanzia si parla dei diritti dei bambini con l’ausilio di vari oggetti provenienti dallo scrigno del tesoro di Fridolin oppure si fanno giochi in movimento accompagnati da musica.
Nelle scuole primarie di primo grado, invece, i temi dei diritti dei bambini o del bullismo vengono sviluppati attraverso vari giochi (il gioco di memoria, il gioco del palloncino o il gioco 1, 2 o 3), una storia e un’attività di pittura.
Da fine marzo a metà di giugno del 2022, con il progetto ambasciatori della GAIA sono state raggiunte otto scuole dell’infanzia e dieci scuole primarie di primo grado in tutto l’Alto Adige: da S. Valentino alla Muta e Lasa fino a San Candido e Rio Pusteria, da Vipiteno a Bolzano, Appiano e Salorno. In totale sono stati organizzati 30 laboratori in lingua italiana e tedesca. È estremamente importante sensibilizzare i bambini sui loro diritti fin da piccoli e riflettere insieme su di essi.
Perché solo chi conosce i propri diritti sarà poi anche in grado di rivendicarli. “Nei laboratori che ho tenuto sono rimasta particolarmente sorpreso da come sono stati accettati dai bambini più piccoli e da quanto già sanno e capiscono. Purtroppo, le capacità cognitive dei bambini della scuola dell’infanzia vengono spesso sottovalutate“, afferma Maria Gatscher, la prima ambasciatrice KIJA.
“Dopo le prime esperienze posso dire che si è avverato il nostro desiderio: la nostra studentessa ha ottenuto una preziosa qualifica aggiuntiva che rappresenta un valido contributo al suo profilo professionale di educatrice sociale“, afferma la professoressa Elsen.
Affinché i bambini non si dimentichino dell’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, essi ricevono un piccolo ricordo della visita: si tratta di un adesivo di Fridolin. Nelle scuole primarie di primo grado i bambini firmano inoltre simbolicamente la convenzione sui diritti dei bambini.
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