Covid devasta Pil Britannico, secondo trimestre a -20,4%: Gran Bretagna anello debole del G7

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Se con un crollo del 12,4% del Pil nel secondo trimestre 2020 la situazione Italiana sembrava una delle peggiori in Europa, ieri è arrivato il conto, piuttosto salato, degli effetti del lockdown in Gran Bretagna.

Infatti, con un – 20,4% del Pil tra aprile e giugno, il peggior dato dal 1955, la Gran Bretagna diventa contemporaneamente l’anello debole del G7 ed entra ufficialmente in recessione tecnica per la prima volta da 11 anni.

Nonostante il Governo britannico possa stampare moneta in solitaria, ha ammesso di aver sbagliato sprecando il vantaggio temporale sulla pandemia rispetto agli altri Paesi europei. Ora, la situazione è ulteriormente appesantita dai complicati negoziati della Brexit che si avvicina con più probabilità senza accordo a fine anno.

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A fronte di questi pesanti dati, il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak ha commentato: “ i dati di oggi confermano che sono tempi difficili. Centinaia di migliaia di persone hanno già perso l’impiego e purtroppo nei prossimi mesi molti altri lo perderanno”.

Infatti, secondo la Banca di Inghilterra entro la fine del 2020 il tasso di disoccupazione salirà dall’attuale 3,9% al 7,5%. Questo, prevede che ad ottobre, quando finirà il programma di sostegno all’occupazione ci sarà un ulteriore impennata del numero dei senza lavoro.

Al contrario, l’Italia dovrebbe ricevere i miliardi dall’Europa anche se, per ora si trova cullata e assopita dai vari provvedimenti governativi che per le prossime settimane bloccano i licenziamenti gettando preoccupanti incognite  per il periodo autunnale.

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