Alto Adige
Digitalizzazione, nuove prospettive per l’educazione degli adulti

La Giornata Internazionale dell’Educazione viene celebrata a gennaio di ogni anno dal 2019. Questo ci ricorda che l’intera comunità globale si è impegnata con l’Agenda per lo sviluppo sostenibile a “garantire un’istruzione inclusiva, equa e di qualità per tutte le persone e a promuovere opportunità di apprendimentopermanente per tutti” entro il 2030. Per garantire che questo diritto fondamentale trovi applicazione anche in tempi di pandemia, il Consiglio provinciale ha avviato un’indagine sulle caratteristiche della digitalizzazione nell’educazione degli adulti in Alto Adige.
“È importante sviluppare un percorso di formazione e di accompagnamento rivolti agli adulti – sottolinea l’assessore alla scuola e alla cultura italiana Giuliano Vettorato – la digitalizzazione è un percorso che ci proietta al futuro e proprio da questo presupposto dobbiamo aprire nuovi orizzonti legati all’apprendimento non soltanto a scuola, ma anche a sostegno della formazione di adulti, di anziani e persone che non hanno accesso alle moderne tecnologie”.
“L’obiettivo è quello di garantire che ogni altoatesino abbia accesso a un programma di formazione continua che lo aiuti a sviluppare la propria personalità in famiglia, sul lavoro e nella società secondo le proprie possibilità ed esigenze individuali – dice l’assessore alla scuola e cultura tedesca Philipp Achammer – i riscontri che si ottengono da questo studio puntano a garantire un accesso maggiore nella digitalizzazione nella nostra società”.
Un piano per reagire ai processi di cambiamento
Con l’aiuto dell’Istituto di ricerca sociale Demos, gli Uffici provinciali per l’Educazione permanente e l’Ufficio Bilinguismo delle Ripartizioni culturali stanno sviluppando un piano congiunto per reagire positivamente ai processi di cambiamento legati al Covid e per garantire pari opportunità educative a tutti. Dopo la raccolta e la valutazione delle esperienze finora avute con il digitale nell’educazione degli adulti in Alto Adige, saranno coinvolti, in merito alle nuove prospettive offerte dalla formazione in remoto, anche i responsabili, i docenti e i partecipanti ai corsi delle agenzie educative. È inoltre importante riconoscere quelle aree che non possono essere trasferite nello spazio virtuale e quindi richiedono un supporto speciale. Dai risultati di questa indagine emergeranno soluzioni e raccomandazioni per cogliere, con una visione strategica del futuro, le opportunità e per reagire alle nuove sfide della digitalizzazione.
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