Bolzano
Disturbo in piazza, incendi dolosi, persecuzioni e aggressioni ai poliziotti: gambiano trasferito al C.P.R.
La vicenda si arricchisce di nuovi episodi di violenza e culmina con un decreto di espulsione e il trasferimento presso un Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) in Sardegna.
Nella giornata di ieri, una segnalazione al numero di emergenza 112 ha allertato la Questura di Bolzano per la presenza di un uomo in stato di ubriachezza che infastidiva i passanti in Piazza Walther. Gli agenti della Squadra Volanti sono intervenuti immediatamente, identificando il responsabile come S. B., un cittadino gambiano di 30 anni con precedenti penali e irregolare in Italia. L’uomo è noto alle autorità per una serie di crimini commessi lo scorso 28 dicembre: aveva infatti devastato e incendiato cassonetti in diverse zone della città, minacciato la sua ex compagna con atti persecutori e aggredito i poliziotti intervenuti per fermarlo.
A seguito di quegli episodi, S. B. era stato arrestato e successivamente espulso dal Questore di Bolzano, Paolo Sartori, con trasferimento al C.P.R. di Gorizia. Tuttavia, pochi giorni dopo, era stato rilasciato per motivi amministrativi, facendo ritorno nel capoluogo altoatesino.
Il nuovo episodio di ieri ha aggravato ulteriormente la sua posizione. Oltre a essere denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano per violazione del “Daspo Urbano” che gli vietava di accedere a Piazza Walther, sul 30enne pendeva già una misura di prevenzione personale. La sua condotta recidiva, sommata allo stato di clandestinità e ai numerosi precedenti penali, ha spinto il Questore Sartori a emanare un ulteriore Decreto di Espulsione. Questa volta, S. B. è stato scortato dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione al C.P.R. di Macomer, in Sardegna, dove resterà in attesa del completamento delle procedure di rimpatrio e del trasferimento definitivo nel Paese d’origine.
Il Questore Sartori ha sottolineato l’importanza di interventi decisi contro chi, irregolarmente presente in Italia, rappresenta una minaccia per la sicurezza pubblica: “È fondamentale che i provvedimenti di espulsione vengano resi effettivi con l’allontanamento concreto dal contesto urbano di chi ha dimostrato di non rispettare le regole di convivenza civile e di fare del crimine il proprio stile di vita”, ha dichiarato. Sartori ha poi rimarcato come queste misure siano volte a prevenire il radicamento di soggetti pericolosi sul territorio, garantendo maggiore sicurezza ai cittadini e contrastando l’immigrazione clandestina.
L’episodio riaccende il dibattito sulla gestione dei soggetti irregolari e pluripregiudicati, evidenziando la necessità di provvedimenti tempestivi per tutelare il tessuto sociale e la sicurezza pubblica.
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