Fedez e il Capo Ultrà del Milan: intercettazioni rivelano rapporti e affari

Dall’inchiesta che ha scosso le curve ultrà milanesi emergono dettagli sorprendenti sui rapporti tra il noto cantante Fedez (al secolo Federico Leonardo Lucia) e Luca Lucci, capo degli ultrà del Milan. Fedez, che non risulta indagato, è stato intercettato in conversazioni con Lucci riguardanti affari e sicurezza.

L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro rivela intercettazioni in cui Fedez chiede a Lucci di facilitare la distribuzione di una bevanda sponsorizzata dal cantante all’interno dello stadio Meazza. “Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di (nome della bevanda, ndr)? All’interno dello stadio…e vi prendete una percentuale…eh capito?”, diceva Fedez in una conversazione del 26 ottobre 2023. Lucci rispondeva: “se vuoi mi muovo anche con l’Inter, perché lui fa anche quelli dell’Inter…quindi…io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite …va bene…per dentro lo stadio…per dentro lo stadio, non c’è problema!!”.

Le intercettazioni rivelano anche che Fedez discuteva con Lucci della possibilità di trovare una persona fidata per occuparsi della sua sicurezza e di quella della sua famiglia. Inoltre, si parla di incontri tra i due per tessere accordi preliminari per l’acquisizione del locale notturno “Old Fashion”, una nota discoteca di Milano.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

L’inchiesta mette in luce anche un episodio di violenza: il pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino, avvenuto ad aprile. Questo episodio è uno degli elementi chiave nell’accusa di associazione per delinquere mossa contro otto ultrà milanisti, tra cui Lucci e Christian Rosiello, bodyguard di Fedez.

Il giudice Santoro sottolinea che l’episodio del pestaggio di Iovino è significativo per le indagini, non tanto per la presenza di Fedez, quanto perché dimostra come una frangia degli ultrà del Milan si sia trasformata in un gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta.

L’inchiesta continua a sollevare interrogativi sui legami tra il mondo dello spettacolo e quello degli ultrà, mettendo in luce dinamiche complesse e spesso oscure.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano