Alto Adige
Giornata Mondiale dei Diritti Umani: tutelare e promuovere i diritti degli invalidi civili altoatesini

Il 10 dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. In tutto il mondo, azioni, iniziative e campagne di sensibilizzazione invitano la popolazione ad adoperarsi per salvaguardare i gruppi svantaggiati, ridurre le disuguaglianze e tutelare i diritti culturali, politici, economici e sociali.
Facendo seguito a questo appello, anche l’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige), in veste di maggiore rappresentanza di invalidi civili e persone disabili in Alto Adige, sottolinea l’importanza di tutelare e promuovere i diritti degli oltre 46.000 invalidi civili in Alto Adige.
“I diritti non vanno dati per scontato. Essi devono essere sempre difesi e adeguati in base alle esigenze affinché siano compatibili con il mondo d’oggi”, sottolinea Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige.
“In particolar modo vanno protetti i diritti a favore delle persone vulnerabili e svantaggiate, conquistati per altro con grande fatica. A partire dagli anni Sessanta, le condizioni precarie di invalidi civili e persone disabili hanno portato a rivolte e manifestazioni: a Roma in decine di migliaia sono scesi in piazza per ottenere finalmente un sostegno sociale ed economico legalmente regolamentato.”
Le numerose manifestazioni, gli incontri con i legislatori e i conseguenti emendamenti hanno condotto ad un miglioramento della situazione normativa anche per gli invalidi civili e le persone disabili dell’Alto Adige. Oggi, le persone affette da una malattia congenita o acquisita possono richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile, mediante la valutazione della situazione di salute del richiedente da parte di una commissione medica.
“A seconda del grado di invalidità riconosciuto, le persone possono beneficiare di diversi tipi di assistenza”, spiega Thomas Aichner. “Questi prevedono ad esempio la concessione di ausili gratuiti o agevolazioni finanziarie come la pensione di invalidità mensile o l’assegno di accompagnamento.”
Inoltre, anche l’accertamento della disabilità, ai sensi della Legge 104/92, è associato a numerose agevolazioni fiscali e lavorative, a condizione che tale legge venga riconosciuta dalla commissione medica. Ad esempio, con tale legge è possibile acquistare veicoli con un’aliquota agevolata o usufruire di permessi retribuiti dal lavoro, come i 3 giorni al mese o il congedo straordinario retribuito di 2 anni.
Affinché i diritti degli invalidi civili altoatesini vengano tutelati e al bisogno adeguati, si rendono necessari interventi mirati e incontri con i direttori dei dipartimenti competenti, con i politici o con altri soggetti a contatto con le persone interessate.
“A settembre si è svolto un importante incontro”, riferisce ancora Thomas Aichner. “In qualità di principale rappresentanza degli invalidi civili altoatesini perseguiamo importanti compiti, tra cui la promozione e l’elaborazione di nuovi diritti a favore di queste persone. A tal fine abbiamo incontrato i rappresentanti degli uffici pubblici insieme ai quali abbiamo affrontato le diverse problematiche dei nostri giorni.”
In collaborazione con Daniel Rabanser, segretario particolare del Cons. Helmuth Renzler, Monika Rottensteiner dell’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE) e tre rappresentanti del Servizio aziendale di Medicina Legale, il Dr. Valter Equisetto, la dott.ssa Marina Ferrari e la dott.ssa Federica Vitrugno, sono stati trattati i diversi problemi presenti nella vita degli invalidi civili altoatesini e insieme sono state sviluppate soluzioni mirate. I temi trattati miravano soprattutto a ridurre ostacoli finanziari e burocratici.
“Alcune delle proposte di emendamento sono già state inviate ai consiglieri provinciali competenti e sono in fase di elaborazione”, afferma Thomas Aichner. “Altre modifiche verranno affrontate quanto prima con il Consigliere provinciale Helmuth Renzler. Confidiamo che vengano approvate le proposte di legge a favore degli oltre 46.000 invalidi civili altoatesini e di continuare la nostra missione di inclusione sociale, legale e professionale.”
Secondo lo spirito di questa giornata, la missione dell’ANMIC Alto Adige è quella di tutelare i diritti degli invalidi civili altoatesini e di lottare per l’attuazione di nuove leggi. Dalla sua istituzione nel 1972, sono state apportate numerose riforme di legge in grado di migliorare la vita quotidiana degli invalidi civili altoatesini, delle persone disabili e dei loro familiari: l’AltoAdige Pass free per il trasporto gratuito in tutto l’Alto Adige, l’erogazione della pensione di invalidità civile in tempi abbreviati in caso di perdita del posto di lavoro, la liquidazione dell’assegno per il nucleo familiare per i genitori di invalidi civili disoccupati, nonché la non computabilità del TFR nel reddito complessivo. Queste sono solo alcune delle numerose conquiste e delle importanti leggi da promuovere e tutelare anche in futuro.
L’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) è un’associazione di promozione sociale (APS), riconosciuta a livello statale e provinciale rispettivamente dal 1965 e 1994. Quale unica rappresentanza legale e giuridica a favore dei mutilati e degli invalidi civili, l’ANMIC Alto Adige ne fa le veci presso uffici pubblici e aziende private, al fine di garantire una piena integrazione di queste persone nella società e nel mondo del lavoro. Con oltre 6.000 soci, l’ANMIC Alto Adige è la maggiore rappresentanza degli interessi di invalidi civili e persone disabili in Alto Adige.
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