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Politica

Giovani Verdi contro Decreto Salvini: “Incostituzionale. Disobbedienza è l’unica via”

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Il cosiddetto Decreto Sicurezza di Salvini viola i principi della Costituzione italiana, dell’Unione Europea e dei Diritti Umani. È la chiara dimostrazione della svolta autoritaria e xenofoba che ha intrapreso il governo italiano. E la forza trainante di questa svolta ora siede in giunta provinciale in Alto Adige“, così Hannah Lazzaretti, attivista degli Young Greens Southtyrol.

L’8 gennaio si è tenuta una manifestazione in piazza Municipio a Bolzano contro il Decreto Sicurezza alla quale hanno partecipato anche gli YGS assieme ad altre 200 persone.

Circa due dozzine di comuni italiani hanno denunciato pubblicamente questa legge e non la applicheranno.

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Il rilievo fascista in piazza tribunale a Bolzano è coperto da una citazione di Hannah Arendt: ‘Nessuno ha il diritto di obbedire’ e “in situazioni come queste – sottolineano –  quando la dignità umana viene lesa profondamente, è doveroso opporsi“.

Pre i giovani Verdi resistere alla legge “è un segno di umanità e coraggio morale che sempre più sindaci stanno manifestando” e si dicono soddisfatti della posizione del primo cittadino di Merano Paul Roesch, più che mai fermo sul percorso di resistenza alla Decreto sicurezza e speriano che presto anche altri comuni in Alto Adige, in particolare Bolzano e Bressanone, seguiranno la stessa strada.

Viene smantellato un sistema di accoglienza che in molti comuni e regioni ha funzionato, nella nostra provincia in primis lo Sprar ha portato buoni risultati. Sicuramente abbandonare la gente per strada non è una soluzione. È assolutamente legittimo anzi doveroso opporsi ad una legge disumana ed anticostituzionale in molti suoi aspetti messi a fuoco anche dal CSM”, afferma Zeno Oberkofler, co-portavoce dei giovani verdi.

Abbandonare persone che sono scappate dalla loro patria per la fame, guerra o per la mancanza di prospettive in strada a congelare, non ha nulla a che fare con la sicurezza, ma è l’ennesima prova dell’indifferenza di strati sempre maggiori della nostra società”, conclude Hannah Lazzaretti.

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