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Economia e Finanza

Il cibo del futuro? Tofu, Burger vegani e prodotti locali. La provocazione: “Gli animali non si mangeranno più”

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Ormai è chiaro. Il cibo del futuro è vegan. Lo dicono le statistiche che vedono gli italiani sempre più consumatori di prodotti non animali e lo dice il boss di Impossible Foods :”Entro il 2035 si smetterà di usare gli animali come cibo.”

Secondo i dati la pandemia è riuscita a cambiare il nostro carrello del supermercato: in Italia nell ultimo periodo le persone hanno comprato per la maggiore farina, riso, pasta e verdure surgelate. Anche il mercato dei prodotti locali sta avendo un’impennata.

Negli Stati Uniti invece sta spopolando la “non carne” ovvero i burger prodotti con vegetali. Alcune aziende produttrici di queste non carni, ovvero la Impossible foods e la Beyond Meat, sarebbero, secondo molti, inarrestabili. Il futuro della gastronomia.

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Non a caso quest anno l’Impossible Foods ha raccolto 500 milioni di dollari di finanziamenti. Questi soldi serviranno per fronteggiare la crisi e, secondo il fondatore dell’azienda, per raddoppiare la produzione anno dopo anno.

Si sa, il vento americano, prima o poi soffia fino alle coste della nostra penisola; che i burger vegetali non siano anche il futuro italiano?

Sembrerebbe di sì. Vediamo infatti come molti ristoranti si stiano specializzando al riguardo. Un esempio è Burger King che a breve presenterà in tutta Europa l’alternativa vegan dei suoi panini.

Ma perché sta accadendo tutto ciò?

Prima di tutto, ci sono le motivazioni ambientali. Secondo l’Onu gli allevamenti intensivi e i prodotti derivanti dalle carni sarebbero i produttori del 20% dei gas serra presenti nell’atmosfera.

E’ sorto inoltre in molti il dubbio che le carni siano pericolose; secondo alcuni sarebbero l’origine del Sars-Cov2. I prodotti animali non sarebbero dunque sicuri. Ma nonostante la teoria sulla pericolosità delle carni degli animali allevati in buone condizioni è stata smentita, non lo è per gli animali negli allevamenti intensivi.

Nascono ogni giorno nuove inchieste sugli allevamenti intensivi e sulle violenze che avvengono dentro di essi. Sembrerebbe infatti che negli allevamenti intensivi la carne e i prodotti animali si rovinino a causa delle condizioni degli stessi.

E’ stata di recente pubblicata da “Essere Animali” un’inchiesta shock nella quale si mostra come vengono trattate le galline in un allevamento. Le immagini e i video sono a dir poco drammatici: https://www.essereanimali.org/galline-maltrattate/.

Anche per questo probabilmente il mercato gastronomico sta cambiando. I prodotti locali, considerati più sicuri, comprati tramite e-commerce e i prodotti vegani infatti stanno conquistando l’Italia.

Nell’ultimo semestre del 2020 l intero mercato dei prodotti locali è cresciuto in maniera esponenziale assieme a quello dei prodotti di origine non animale. Le fattorie locali sono considerate infatti sicure e rispettose.

I prodotti vegan e vegetariani nel 2020 hanno avuto un incremento del 14% rispetto al 2019 e tra i prodotti più amati dagli italiani vediamo il Tofu e l’hummus.

In base a questi dati dunque i prodotti derivanti dallo sfruttamento animale sono costretti al declino.

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