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Politica

Il polo scolastico di Maia Bassa: una questione aperta

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La realizzazione del nuovo centro scolastico di Maia Bassa sull’area di proprietà dell’ordine dei Cistercensi è un progetto richiesto e atteso ormai da un decennio dalla popolazione di Maia Bassa. Ora finalmente dovrebbe trovare concreta attuazione nel giro dei prossimi anni. I Verdi chiedono che il progetto preliminare venga discusso in consiglio comunale e che l’amministrazione comunale risponda finalmente alle domande aperte.

Possiamo senz’altro comprendere l’impegno di genitori e ambientalisti per la salvaguardia del parco giochi che risulta compromesso dal progetto vincitore.” Afferma con convinzione Andrea Rossi, consigliere comunale meranese dei Verdi. “Tuttavia già al momento della presentazione pubblica dello studio di fattibilità dell’architetto Scherer nel giugno del 2016 risultava chiaro che, per un’ottimale realizzazione degli edifici scolastici, si sarebbe dovuta trovare in questa area una nuova e diversa soluzione al tema del parco giochi“.

A partire dal 2014 si sono sviluppati impegni e trattative e si sono firmati contratti che hanno impegnato entrambe le parti: il comune e l’ordine religioso. Un concorso pubblico ha infine decretato, durante il commissariamento, il progetto vincitore. Appare dunque ora irrealistico, e anche irresponsabile, revocare quel progetto e azzerare il processo ormai avviato per la costruzione del polo scolastico a Maia Bassa.

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Vi sono comunque ad oggi ancora tempi e spazi per suggerire miglioramenti in modo da trovare buone e utili soluzioni che contemperino i bisogni scolastici e la tutela dell’ambiente. E’ dunque necessario che l’amministrazione comunale indica un dibattito pubblico sulle questioni ancora risolvibili ed è essenziale farlo prima che il progetto venga approvato, come deve essere, dal consiglio comunale.

Purtropposi rammarica Madeleine Rohrer, portavoce dei Verdi in consiglio comunale – non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dalla giunta Dal Medico alla nostra interrogazione del 22 aprile scorso. In essa abbiamo chiesto informazioni principalmente proprio sulle aree esterne al complesso scolastico (il cortile, il parco giochi, le aree di incontro, le alberature, ecc.) e sugli spazi per biblioteca e mensa, previsti dallo studio di fattibilità ma non ancora presenti nel progetto vincitore”.

La richiesta dei Verdi è dunque chiara: presentazione e discussione pubbliche del progetto preliminare sottoposto agli uffici comunali e chiarezza di soluzioni sugli aspetti ancora indefiniti, quali appunto la mensa, la biblioteca pubblica, l’aula magna e le nuove misure di mobilità intorno all’area.

Un dibattito aperto e ampio può certamente contribuire a garantire che si possa delineare e attuare una buona soluzione che non veda come conflittuali i bisogni scolastici ed educativi da una parte e la promozione di aree verdi dall’altra“. Sostiene il consigliere dei Verdi Toni Ladurner.

Chiunque si impegni per un futuro degno di essere vissuto non dovrebbe mettere in un gioco ad esclusione l’educazione e l’ambiente. Non dovremmo farlo se abbiamo a cuore il destino dei nostri figli e nipoti”.

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