La cultura a Bolzano si ‘distrugge’, Bonazza: “Ancora libri al macero per colpa della Lorenzini”

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“Mesi fa venne approvata una mia mozione in municipio in cui richiedevo un magazzino-container alla discarica comunale, dove i cittadini potessero mettere i propri libri a disposizione di altri cittadini e biblioteche pubbliche come quelle scolastiche, carcerarie, ospedaliere etc. salvandoli quindi dal macero in questi tempi dominati da Tv e smartphone.

Ad oggi, dall’assessore dei Verdi, nulla è stato fatto e a Bolzano continua questa strage di libri tra cui quelli del povero Ray Bradbury che in loro difesa ha scritto il famoso romanzo distopico Fahrenheit451″.

Così il consigliere di CasaPound e coordinatore regionale della tartaruga frecciata Andrea Bonazza che ricorda come proprio in seguito al passaggio della mozione sull’allestimento di uno spazio per il recupero dei libri usati lo scorso 22 gennaio, non sia seguita nessuna azione da parte del Comune.

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“E’ sufficiente un container di 2,50 metri x 8 metri“, aveva sottolineato allora Bonazza, ribadendo la necessità di difendere la cultura, soprattutto quella dimenticata, perché essa rappresenta “un tesoro per l’intera comunità”.

A otto mesi di distanza, alla discarica di Bolzano i libri vengono ancora buttati. Lo racconta lo stesso consigliere che seduto all’interno di uno dei container da macero mostra centinaia di volumi tra romanzi, saggistica e altre opere (persino volumi storici).

Tenendo in mano un romanzo di Bradbury, Bonazza conclude amaramente: “Chi non conoscesse questo autore, che proprio per un curioso paradosso è stato destinato alla distruzione insieme a tanti altri, dovrebbe sapere che lo stesso, in Fahrenheit 451, racconta di un’epoca distopica in cui è proibito leggere e in cui i pompieri, anziché spegnere incendi, cominciano a bruciare i libri”.

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Ebbene, tra questi pompieri ovvero come ‘piromane’ della cultura, Bonazza dice di riconoscere metaforicamente l’assessore dei Verdi Marialaura Lorenzini “che ha avuto mesi e mesi di tempo per disporre della realizzazione del container e ancora non ha fatto niente“.

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