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Le cooperative di comunità e le comunità energetiche al centro del primo «Meet Coopbund»

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È partito da Egna il progetto denominatoMeet Coopbund: Cittadinanza attiva”, promosso dall’associazione di rappresentanza delle cooperative Coopbund Alto Adige Südtirol al fine di informare le persone a vario titolo interessate sul significato, i principi, i valori e le opportunità che offrono al territorio le cooperative di comunità e le comunità energetiche, rispondendo in modo concreto e funzionale alle specifiche esigenze del luogo, in particolare allo sviluppo sostenibile della comunità attraverso la messa in rete di diversi attori sociali.

Il primo appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza ha avuto luogo ad Egna presso laHaus Unterland“. Dopo il saluto portato dalla sindaca di Egna Karin Jost, particolarmente sensibile all’iniziativa, è iniziato l’incontro con la moderazione di Markus Frei, uno dei soci fondatori della cooperativa di comunità b*coop.

Heini Grandi, membro della presidenza di Coopbund Alto Adige Südtirol si è focalizzato sullo sviluppo sostenibile di una comunità e sul significato e i punti di forza delle cooperative di comunità e Dario Sacchetti, project manager della cooperativa “Ötzi Elettricità mia”, ha spiegato nel dettaglio e approfondito il prezioso valore generato dalle comunità energetiche nel contesto sociale attuale. In chiusura, Markus Frei ha illustrato la “case history” della cooperativa di comunità b*coop di cui è socio fondatore.






L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Egna e rientra a pieno titolo nelle iniziative condivise dalla sindaca Karin Jost con la presidente di Coopbund Alto Adige Südtirol Monica Devilli. La prima cittadina, nel portare i saluti dell’amministrazione comunale, ha rimarcato il grande valore sociale dei temi in discussione e la necessità di promuovere iniziative condivise e generare opportunità per meglio rispondere alle nuove esigenze.

Coopbund Alto Adige Südtirol ha presenziato all’evento anche con uno stand e con materiale informativo a beneficio dei cittadini di Egna, delle frazioni e delle località limitrofe interessati a temi di attualità legati allo sviluppo della comunità e del territorio.

Monica Devilli ha dato avvio all’incontro sottolineando alcuni punti importanti: “La chiave di successo per aprire la strada alle fonti di energia rinnovabile è rappresentata proprio dal coinvolgimento attivo della cittadinanza. Non a caso la forma giuridica più adatta per le comunità energetiche è quella delle cooperative di comunità.

La cooperazione per sua natura nasce dall’attivazione di persone che decidono di unirsi e di collaborare. Il modello cooperativo di comunità è particolarmente funzionale allo sviluppo di una moltitudine di attività e servizi a favore del territorio e della cittadinanza e le ricadute di una comunità energetica per la collettività comportano innumerevoli vantaggi, di tipo non solo economico, ma anche sociale e ambientale”.

I relatori sono partiti dall’illustrazione della nuova legge regionale che regola le cooperative di comunità e pone concrete e solide basi per riconoscere una serie di elementi che le differenziano dalle altre imprese cooperative a cominciare dalla definizione di comunità, la delimitazione territoriale, le modalità di coinvolgimento nella gestione anche degli Enti locali e il loro obiettivo, ovvero la promozione dello sviluppo sostenibile delle comunità locali. È stato poi illustrato il modello funzionale delle comunità energetiche, un argomento di grande attualità.

Nel dettaglio sono stati spiegati i modi che consentono a piccole e medie imprese, ma anche ai comuni della provincia di Bolzano di individuare concrete soluzioni a breve termine al fine di contrastare l’impennata dei costi dell’energia per arginare una rilevante criticità che sta mettendo in seria difficoltà il sistema economico.

Le comunità energetiche sono associazioni composte da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali e/o cittadini privati, i quali scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione: una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale per favorire la gestione congiunta, lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico tradizionale.






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