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Italia ed estero

Mea culpa di Macron per la rivolta dei “Gilet gialli”: domani discorso alla nazione

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di convocare sindacati e capi del parlamento per discutere della grave crisi che sta attraversando il Paese.

Già domani (10 dicembre) alle 20 parlerà alla nazione. Davanti a un gruppo di sindaci ricevuti all’Eliseo, avrebbe ammesso di aver fatto qualche “cavolata”.

Fra le “cavolate” fatte, Macron avrebbe citato la diminuzione degli aiuti per gli alloggi e la limitazione della velocità a 80 km/h sulle strade secondarie di Francia.

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Tra le richieste del movimento dei Gilet gialli c’era proprio una risposta diretta del presidente. Secondo anticipazioni di stampa, Macron potrebbe annunciare misure volte a far calare la tensione nel Paese.

Quando è stato eletto, uno degli impegni presi dal presidente è stato restaurare la sovranità nazionale. Lui voleva rimettere il Paese in marcia“, ha dichiarato Stéphane Rozès, politologo, presidente di Cap, docente a Parigi di Sciences Po e di Hec in una intervista al quotidiano La Stampa.

Rozès spiega che “proprio i francesi, anche quando consideravano le riforme dolorose o ingiuste, non hanno aderito ai movimenti di protesta: le ritenevano necessarie per recuperare la sovranità”.

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Promesse disattese

A tre settimane dall’inizio delle proteste dei “gilet gialli”, la popolarità del presidente francese è scesa al di sotto del 20 per cento.

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