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Alto Adige

Omicidio di Brunico: ancora valida l’ipotesi della rapina

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Non sono ancora escluse tutte le ipotesi sul movente che avrebbe portato al delitto di Brunico dello scorso novembre.

L’assassino presunto di Maria Magdalena Oberhollenzer avrebbe parlato (non in presenza di un avvocato) di gioco erotico finito male, ma la confessione di Patrick Pescollderungg, originario della Badia e domiciliato a Riscone, non sarebbe al momento  impugnabile dall’accusa proprio per l’assenza dei legali dell’uomo al momento della confessione.

I dettagli resi dal 34enne sull’appartamento e sulle condizioni dell’abitazione al momento del ritrovamento del cadavere fanno pensare che Pescollderungg dica il vero su quanto accaduto la sera del 27 novembre, ma forse solamente sull’omicidio della donna, e non sul motivo.

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L’omicida, dopo averla strangolata, si è allontanato dall’abitazione con la borsa e gli effetti personali di Maria Magdalena, tra cui il portafogli contenente solo poco contante, i documenti e il bancomat.

Il tutto abbandonato lungo la pista ciclabile di San Giorgio e ritrovato da due bambini a poche ore dal delitto.

Per questo non si può escludere, e non lo possono escludere gli inquirenti, che l’omicidio di Maria Magdalena Oberhollenzer possa essere legato anche ad un tentativo, non riuscito, di rapina.

A determinare i risvolti della vicenda saranno ora le dichiarazioni ufficiali che deciderà di rilasciare il giovane badiota all’avvocato Markus Mayr e la conseguente strategia processuale adottata dal legale in suo difesa.

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