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Alto Adige

Omicidio Michela Di Pompeo: 30 anni per il compagno Francesco Carrieri

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Foto corriereadriatico.it
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Condannato in primo grado a 30 anni di reclusione Francesco Carrieri, reo confesso per l’omicidio della compagna Michela Di Pompeo avvenuto a Roma la notte del primo maggio del 2017.

Il 55enne ammise di averla strangolata colpendola con un manubrio da palestra nell’appartamento di via del Babuino nella capitale, dove vivevano.

Il dramma è avvenuto dopo una lite scaturita dal timore dell’uomo di essere lasciato. Un folle gesto dovuto alla gelosia, così si era difeso l’uomo, un dirigente della Banca Popolare di Novara.

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Si disse allora che probabilmente Michela volesse lasciarlo, che lui aveva trovato nel suo cellulare il messaggio di un ex. Per questo lui prima la strangolò nel sonno e poi la colpì più volte, accanendosi su di lei fino a sfigurarle il volto.

Michela Di Pompeo aveva 47 anni e faceva l’insegnante alla Deutsche Schule di Roma, ma aveva vissuto a lungo a Bolzano.

Ora, oltre all’interdizione dai pubblici uffici, i giudici hanno disposto anche il sequestro dei conti bancari e del TFR di Carrieri, in vista anche di un eventuale risarcimento per i familiari della vittima che abitano a Lavis, in Trentino.

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