Politica
Prezzi dell’energia: la Giunta valuta possibili contromisure
L’incremento dei costi dell’energia sta mettendo in difficoltà i bilanci di imprese e privati cittadini. La Giunta provinciale sta valutando possibili misure compensative per alleviare l’impatto di tale aumento su famiglie e aziende.
Al contempo la Giunta intende impedire che lo Stato intervenga sulle casse della società energetica della Provincia. Su invito della Giunta provinciale i vertici di Alperia, la presidente del Consiglio di Gestione, Flora Kröss, il presidente del Consiglio di Sorveglianza, Mauro Marchi, e il direttore generale, Johann Wohlfarter, hanno presenziato all’inizio della seduta dell’Esecutivo. Oggetto del confronto è stato quali fattori a livello europeo e nazionale stiano causando l’incremento del prezzo dell’energia e quali misure Alperia abbia messo in atto per tutelare le risorse finanziarie della popolazione e l’economia del territorio.
Nell’incontro si è ricordato che Alperia, nel 2021 e nel 2022, ha contribuito con 200 milioni di euro al sostegno delle finanze delle altoatesine e degli altoatesini, nonché dell’economia del territorio. I prezzi crescenti dell’energia sono in prima linea da attribuire alla crescente richiesta a livello europeo, ma anche a difficoltà di approvvigionamento.
Kompatscher: “Decreto in contrasto con la linea della sostenibilità e le norme dell’autonomia”
La Giunta provinciale ha valutato come strano che lo Stato, tramite il Decreto legge “Decreto Sostegni ter“, abbia stabilito che i profitti aggiuntivi che i produttori di energie rinnovabili hanno derivato a causa dell’aumento dei prezzi dell’elettricità debbano ora essere versati allo Stato. Secondo il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, questo rappresenta un doppio danno per l’Alto Adige: da un lato in forma di minori entrate per la Provincia e i Comuni, dall’altro anche i forma di tasse che l’Alto Adige perderebbe. Di base sarebbe difficile da sostenere che lo Stato, come istituzione pubblica, possa sottrarre ricavi a un’altra istituzione (Provincia e Comuni come soci proprietari di Alperia).
Non è chiaro, inoltre, perché il decreto riguardi solo i produttori di energie rinnovabili (in questo con un impatto non solo su Alperia ma anche gli altri produttori di energia in Alto Adige) e non quelli di energia da combustibili fossili. “Ciò contrasta con ogni sforzo di sostenibilità” rimarca Kompatscher. Secondo il presidente il Decreto confligge anche con le norme dell’Autonomia: “Insieme ai nostri parlamentari a Roma e nell’ambito della Conferenza delle Regioni faremo di tutto per evitare l’applicazione del decreto nella sua attuale formulazione. Inoltre chiederemo che le misure di attenuazione, annunciate a livello nazionale, siano attuate al più presto per quelle cittadine e quei cittadini che hanno minori entrate. Vogliamo inoltre verificare quanto e come possa in questi casi intervenire anche la Provincia con aiuti economici”.
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