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Italia ed estero

Procedura Ue contro Italia: dalle concessioni balneari, all’abuso dei contratti, fino all’inquinamento delle acque

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Pochi giorni fa, la Commissione Europea ha deciso di avviare nuove more e procedure nei confronti dell’Italia per il mancato adeguamento alle direttive europee riguardo diversi temi. In Italia infatti, le cose andrebbero diversamente: il difetto del mancato adeguamento alle direttive europee si allarga a temi che vanno dalle concessioni balneari, all’inquinamento delle acque causato dai nitrati di origine agricola, fino all’abuso dei contratti precari nella pubblica amministrazione.

In particolare, la Commissione ricorda che gli Stati membri hanno l’obbligo di assicurare che le concessioni balneari date numericamente, siano delegate per un periodo limitato e sulla base di una procedura di selezione pubblica, aperta e basata su criteri trasparenti e oggettivi. Nonostante questo, l’Italia a luglio ha prorogato le autorizzazioni vigenti fino alla fine del 2033, vietando alle autorità locali di avviare procedimenti pubblici di selezione per l’assegnazione di concessioni.

Inoltre, nella lettera l’UE esorta il Paese a “ prevenire l’abuso dei contratti a tempo determinato”. Secondo Bruxelles infatti, diverse categorie di lavoratori del settore pubblico, come insegnanti e dipendenti sanitari, non sono protetti a sufficienza dall’abuso di contratti temporanei.

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La Commissione ha anche messo in mora l’attuazione della direttiva sui nitrati, che punta a proteggere l’obbiettivo della salute umana e dell’ambiente, prevenendo e riducendo l’inquinamento delle acque. In base alla direttiva, gli Stati dell’euro zona hanno il compito di monitorare le loro acque identificando quelle inquinate o quelle potenzialmente inquinabili.

In questo contesto in Italia sono sorte alcune problematiche con la mancata revisione di alcuni programmi d’azione regionali. Dall’arrivo della lettera, ora Roma ha due mesi per rispondere a Bruxelles dopodichè si potrebbe passare direttamente alle fasi successive fino alla trasformazione in sanzione.

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