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Val Venosta

Silandro, all’unica materna italiana della Venosta tariffe raddoppiate per i non residenti

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Alla materna di Silandro le tariffe sono raddoppiate per i non residenti nel comune, ma è l’unica scuola dell’infanzia della val Venosta . A questo proposito il consigliere di l’Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì ha presentato un’interrogazione urgente alla giunta provinciale.

Se non si abita a Silandro e si vuole iscrivere il proprio figlio alla scuola dell’infanzia italiana ci si deve infatti sobbarcare una penale di quasi 300 euro l’anno.

L’alternativa? Iscriverlo ad una scuola materna tedesca.

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A Silandro – spiega Urzì – c’è l’unica scuola dell’infanzia in lingua italiana della val Venosta. Ma i bambini le cui famiglie non risiedono nel comune stesso, devono pagare una retta mensile di 72 euro contro i 42 dei residenti. Stesso discorso anche per la sezione estiva dove i non residenti pagano 60 euro ogni due settimane contro i 30 di chi abita a Silandro. Maggiorate per i non residenti anche le tariffe ridotte per l’iscrizione di ulteriori figli oltre al primo e per il mese di giugno”.

Per poter far frequentare la scuola materna nella propria madrelingua – prosegue – ogni famiglia deve spendere fino a trecento euro di più l’anno per ogni figlio, oltre a sopportare i disagi del trasferimento quotidiano dei bambini fino a Silandro. Una situazione paradossale, praticamente una tassa occulta, che ovviamente avrà indotto molte famiglie italiane a ripiegare sulla più economica iscrizione alla materna tedesca.

“Per questo – conclude Urzì – abbiamo chiesto alla Giunta provinciale di intervenire perché i non residenti paghino come chi abita a Silandro“.

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