Alto Adige
Sopralluoghi di Schuler in alcuni cantieri della provincia
L’assessore provinciale alla Protezione civile, Arnold Schuler, il direttore dell’Agenzia per la Protezione civile Klaus Unterweger e il direttore dell’Area funzionale Bacini montani dell’Agenzia per la Protezione civile, Fabio De Polo, hanno ispezionato, insieme a tecnici e rappresentanti dei Comuni, alcuni cantieri aperti i cantieri sul Rio Fago, a Bolzano, lungo il rio Deserto (Öttenbach) nel Comune di Sarentino, lungo il fiume Isarco a Vipiteno, Vizze e a nord di Chiusa, sul Rio Toverino e Rio Covolo, a Fleres.
Lavori sul Rio Toverino ad Anichen, in val di Fleres
Il 16 agosto 2021, diversi torrenti hanno rotto gli argini a Fleres. I danni maggiori sono stati registrati nella frazione di Anichen, a Fleres, causati dal Rio Toverino, che confluisce nel Rio Fleres. In quella circostanza, a causa dei massicci depositi di materiale, il torrente ha arginato il Rio Fleres, che di conseguenza ha tracimato i suoi argini. “La squadra guidata dal caposquadra Roland Langgartner ha iniziato i lavori in questi giorni sulla base di un progetto sviluppato da Jan Kobald”, ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Sistemazione bacini montani nord, Philipp Walder, nel corso del sopralluogo. Nel primo lotto di costruzione, gli operai stanno spostando l’ultimo tratto del Rio Toverino in un nuovo alveo, deviando il torrente più a valle nel Rio Fleres. “Con questa misura si possono bypassare due ponti, evitando nuove occlusioni in quella zona”, riassume il direttore Walder. “Il letto del torrente sarà delimitato da dighe in terrapieno, che saranno rinforzate all’interno con massi ciclopici. Inoltre, il letto del torrente sarà stabilizzato con delle briglie di protezione”.
I lavori previsti vengono programmati in casi di eventi di minore e maggiore portata. La riva sinistra, dove sono ubicate le abitazioni, sarà protetta da argini più alti rispetto alla riva destra, dove sorgono solamente terreni agricoli. “In tal modo, in caso di un evento maggiore, il torrente si riverserà sugli argini a destra, direttamente sui prati; in questo modo è possibile ottenere una protezione relativamente ampia per la frazione con uno sforzo relativamente ridotto, in quanto i flussi detritici non verranno bloccati, ma semplicemente deviati“, spiega Walder: “Questa soluzione è stata resa possibile anche grazie all’ottima collaborazione instaurata con i proprietari terrieri”.
Il progetto prevede un investimento di un milione di euro. Il finanziamento è fornito dall’Unione Europea – Next Generation EU attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e riguarda misure di gestione delle alluvioni e di riduzione del rischio idrogeologico.
Lavori sul Rio Covolo a Sant’Antonio di Fleres
La delegazione ha fatto poi tappa anche a Fleres, visitando il cantiere sul rio Covolo, dove è in corso di elaborazione uno studio con tre varianti dopo i danni provocati dalla tempesta del 5 agosto scorso: “Stiamo mettendo a punto la soluzione definitiva necessaria per mettere in sicurezza la frazione di Sant’Antonio, che si trova in una zona particolarmente a rischio di alluvioni e valanghe“, ha riferito il direttore Walder.
Interventi sul Rio Fago a Bolzano
Il rio Fago, insieme al rio Rivellone, è uno dei torrenti più importanti che potrebbero minacciare Bolzano in caso di alluvioni e piene torrenziali, secondo il Piano delle zone a rischio. Per poter continuare a garantire la sicurezza della zona tra Via Cadorna, Via Fago e Corso Libertà, l’Ufficio Sistemazione bacini montani nord dell’Agenzia per la Protezione civile ha costruito, nell’arco di cinque mesi una nuova barriera filtrante sopra la cascata nella gola del rio Fago
Lavori sul fiume Isarco a Vipiteno e Vizze
Per rafforzare la protezione contro le piene del fiume Isarco nei comuni di Vipiteno e Vizze, è stato realizzato un ulteriore lotto di costruzione. I lavori rientrano in un progetto complessivo per aumentare la protezione contro le piene, che si estende per una lunghezza di circa 110 metri dal nuovo ponte pedonale fino all’ex cantiere di riciclaggio. Per il progetto sono stati investiti complessivamente 800.000 euro, grazie a una combinazione di stanziamenti europei provenienti dal Fondo nazionale per la ricostruzione (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Pnrr) e dal Fondo di Sviluppo e Coesione dell’UE FSC 2021-2027.
Bacino di contenimento sul Rio Alpe di Zirago
“La squadra guidata dal capomastro Roland Langgartner sta erigendo una barriera alta fino a undici metri presso l’ex stazione a valle di Zirago, nelle immediate vicinanze dell’autostrada del Brennero” riferisce l’ingegnere di progetto e direttore dei lavori Philipp Walder. “La struttura protettiva è stata eretta a seguito della tempesta di Vaia di fine ottobre 2018, nel corso della quale una colata di fango si è riversata sull’arteria autostradale”. L’opera è stata realizzata con collaborazione con Autostrada del Brennero SPA, che sostiene due terzi dei costi per un totale di 1,6 milioni di euro. I lavori prevedono la costruzione di un bacino di contenimento che può contenere fino a circa 10.000 metri cubi di detriti. I lavori preparatori, come la strada di accesso e gli scavi, sono iniziati lo scorso autunno, mentre i lavori veri e propri sono iniziati questa primavera e dovrebbero essere completati entro la fine di agosto.
Più sicurezza per l’abitato di Chiusa
Gli operai guidati dal caposquadra Patrick Lanthaler stanno attualmente lavorando sul fiume Isarco, vicino alla piazza del mercato di Chiusa: lì, a partire da nord della piazza, è in fase di costruzione un muro in cemento armato lungo 265 metri e alto 1,30 metri lungo la pista ciclabile, che dovrebbe ridurre, in futuro, le inondazioni in questa zona. Questo muro, come quelli a monte, sarà dotato di travi di sbarramento mobili per consentire l’accesso alla pista ciclabile e alla diga.
Recentemente è stato ultimato un lotto di costruzione per rafforzare la protezione dalle inondazioni sul fiume Isarco a nord di Chiusa. Le misure di costruzione nell’alveo del torrente fanno parte del progetto complessivo di quattro milioni di euro, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) dell’Unione Europea. Questo include anche i lavori in corso nella piazza del mercato.
Rio Deserto (Öttenbach) a Sarentino
L’Ufficio Sistemazione bacini montani nord sta lavorando per migliorare uno sbarramento esistente sul rio Deserto (Öttenbach), aumentando così la sicurezza contro le inondazioni a Sarentino. Lo sbarramento in cemento armato, eretto nel 1999, verrà innalzato di due metri e il bacino di ritenzione sarà ampliato fino a raggiungere una capacità di 33.000 metri cubi. Il progetto è finanziato con fondi del fondo statale “Casa Italia“.
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