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Alto Adige

Sostegno familiare precoce: una rete al servizio delle famiglie

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Avviato nel 2016 come progetto pilota nei distretti di Bolzano/Don Bosco e Brunico, sono in corso da tempo i lavori per un’espansione su tutto il territorio provinciale del Sostegno familiare precoce. 

Con questo termine s’intende un’offerta socio-sanitaria che sostiene le famiglie in situazioni di stress durante la gravidanza ed i primi anni di vita del bambino con un’ampia rete di servizi di supporto. Oggi (20 ottobre) professionisti e volontari si sono incontrati per una panoramica sullo stato dell’arte ed hanno preso in esame la situazione in Austria ed Italia ed esaminato le opportunità per sviluppare ulteriormente la rete del sostegno familiare precoce.

Questa rete è così importante proprio perché diventa attiva in una fase iniziale e, come offerta preventiva, può evitare interventi successivi“, ha sottolineato il presidente ed assessore alla Sanità, Arno Kompatscher, nel suo discorso di benvenuto. Per l’assessora alle politiche sociali ed alla famiglia, Waltraud Deeg, l’aiuto tempestivo è un importante punto di contatto per le famiglie che deve essere ampliato: “Ci scontriamo tutti con i nostri limiti perché sfortunatamente non siamo resilienti come a volte pensiamo. Ma il sostegno familiare precoce mostra che la coesione e il pensiero in rete possono portarci a superare gli ostacoli”.

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Petra Frei, direttrice dell’Ufficio per la tutela dei minori e l’inclusione sociale, e Marianne Siller, direttrice infermieristica dell’Azienda sanitaria provinciale, hanno raccontato gli inizi del Sostegno familiare precoce in Alto Adige e hanno parlato della nascita della rete e degli ulteriori sviluppi in programma.

Esistono già dei Teams di Sostegno familiare precoce in Val Pusteria, a Bolzano e nel Comprensorio Salto-Sciliar e sono in corso i preparativi affinché possano essere offerte queste opportunità anche alle famiglie del Burgraviato, della Wipptal e della Val Venosta.

La preparazione organizzativa e il lavoro di rete nella Valle Isarco ed in Oltradige-Bassa Atesina sono già previsti per il 2023. L’obiettivo, ha affermato la direttrice Frei, è quello di poter offrire un sostegno precoce alle famiglie di tutto il territorio provinciale entro il 2025. La messa in rete e la cooperazione interdisciplinare sono i vantaggi centrali del sostegno precoce.

Cos’è il sostegno familiare precoce?

Nei bacini di utenza di Bolzano, Val Pusteria e Salto-Sciliar i futuri genitori e le famiglie con bambini di età compresa tra 0 e 3 anni in situazioni di vita difficili ricevono consulenza e sostegno dai locali Team di Sostegno familiare precoce. A volte si tratta solo di informazioni o di inoltro o attivazione di un’offerta adeguata. A volte, però, è anche un accompagnamento per un certo periodo di tempo.

I motivi per cui viene attivato il sostegno precoce sono diversi e vanno dall’impegno eccessivo (anche rispetto alle richieste che i genitori pongono su se stessi) alla mancanza di reti familiari e/o sociali a difficoltà di legame, problemi economici o addirittura problemi di salute e problemi di un componente della famiglia. Le informazioni sul sostegno familiare precoce sono disponibili nei rispettivi distretti socio-sanitari ed online al seguente link.

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