Sport
Terminata l’ultima giornata di Tour de Ski alla Nordic Arena di Dobbiaco
Emozioni, piste ad hoc e temperature perfette per il proseguo del Tour de Ski italiano. Ieri, 1° gennaio, a Dobbiaco si svolgevano le sfide ad inseguimento che completavano le competizioni alla Nordic Arena.
I giochi sono stati completamente ribaltati regalando spettacolo e incertezza fino all’ultimo, soprattutto nella contesa femminile. A trionfare non sono così i favoriti Therese Johaug e Sergej Ustiugov, bensì gli inseguitori Ingvild Flugstad Oestberg, beffando Johaug allo sprint finale, e Alexander Bolshunov che azzera il distacco da Ustiugov e taglia il traguardo in solitaria.
Terzi il finnico Iivo Niskanen e Heidi Weng, autrice di una poderosa rimonta. Ancora una volta giornata negativa per gli italiani, Giandomenico Salvadori è 30°, Stefan Zelger 55°, Maicol Rastelli 58°, Mikael Abram 59°, Federico Pellegrino 69°, mentre tra le donne Anna Comarella è 29.a, Lucia Scardoni 37.a, Elisa Brocard 44.a, Caterina Ganz 46.a.
Le donne partono a spron battuto ma la più agguerrita è Oestberg che si incolla subito a Johaug, azzerando un distacco già irrisorio. Anche Weng si fa subito sotto alla svedese Ebba Andersson, mentre Oestberg passa in testa senza mostrare particolari timori reverenziali nei confronti della collega più titolata ed esperta.
Ma gli imprevisti sono dietro l’angolo e Oestberg scivola, rischiando il pattinato e perdendo momentaneamente la testa della corsa. La svedese resiste su Weng, mentre Comarella è ancora la migliore delle azzurre con un ritardo di quasi due minuti dalla testa della corsa.
Due duetti al comando. Oestberg si rifà sotto mentre la terza e la quarta rosicchiano terreno, con Weng a staccarsi. A 6.6 km Jacobsen stupisce e ‘tocca il podio’ superando Weng, mentre davanti è sempre lotta a due tra Johaug e Oestberg.
Non restava che lo sprint a decidere le sorti della contesa, nel quale primeggia per un soffio la campionessa in carica del Tour su Johaug e Weng, stremata al traguardo.
Subito dopo è toccato ai maschi farsi sotto, in una sfida meno incerta ma tutta da seguire. Klaebo ha preso un ritardo considerevole per la pursuit dobbiachese, e ha cercato di limitare i danni guadagnando secondi preziosi per il proseguo del Tour de Ski, con i tre russi ad ampia libertà d’azione tallonati dal solo svedese Calle Halfvarsson.
Pochi minuti dopo la partenza Sergej Ustiugov aveva un vantaggio di 23 secondi su Ivan Yakimushkin, con Klaebo dodicesimo a 44 secondi, ma il russo ha deciso di non tirare azzerando praticamente il vantaggio che aveva sugli inseguitori. Fresco di compleanno comandava Bolshunov su Halfvarsson mentre Ustiugov è arrivato terzo.
4 gradi la temperatura esterna, -3 la neve, 66% d’umidità, con Ustiugov che ha recuperato la testa su Bolshunov e Halfvarsson. Al km 7.5 Cologna ha superato Klaebo con un ritardo di quasi un minuto dal primo.
Bolshunov si è staccato sfruttando le salite della Nordic Arena, aumentando metro dopo metro e preparandosi a tagliare il traguardo, atleta evidentemente capace di smaltire alla perfezione sia il Capodanno che il proprio compleanno.
Seconda posizione per Ustiugov giunto a oltre 13 secondi, terzo Niskanen, da tener d’occhio sulla salita del Cermis.
Klaebo è 10°, Cologna 13°.
Nella classifica generale del Tour de Ski Ustiugov ha pagato 16 secondi da Bolshunov e il norvegese Johannes Klaebo 26”, mentre Johaug ha mantenuto la testa con 22 secondi su Oestberg e Nepryaeva.
Gerti Taschler, presidente del C.O. dobbiachese, chiude due giornate di ‘passione’ a cavallo tra 2019 e 2020: “Non si poteva fare meglio di così: tempo perfetto, bell’atmosfera, organizzazione ottima. Adesso per il futuro di Dobbiaco vogliamo restare “dentro” al Tour de Ski, abbiamo delle belle idee e non mancheranno novità, collaborando con FIS e Infront per rendere lo sci di fondo ancora più interessante”.
E ora si pensa alle tappe in Val di Fiemme che dal 3 al 5 gennaio chiuderanno il 14° Tour de Ski, una Mass Start che sarà la 100.a gara di sempre della corsa a tappe dello sci di fondo ispirata a quella ciclistica, una nuovissima sprint e la mitica Final Climb conclusiva sulla pista Olimpia III, questa volta in versione Mass Start.
Una curiosità di buon mattino a Dobbiaco è il passaggio (in incognito) sulla pista della Pustertaler Ski Marathon dell’11 gennaio del race director FIS Pierre Mignerey e dell’event coordinator Sandra Spitz, che potrebbe preannunciare diverse sorprese nel prossimo ed immediato futuro per lo sci di fondo e per tutta l’area pusterese.
10 Km pursuit – women
1 Oestberg Ingvild Flugstad NOR 26:51.5; 2 Johaug Therese NOR 26:51.9; 3 Weng Heidi NOR 27:18.7; 4 Nepryaeva Natalia RUS 27:18.8; 5 Jacobsen Astrid Uhrenholdt NOR 27:19.2; 6 Andersson Ebba SWE 27:19.6; 7 Lampic Anamarija SLO 28:20.9; 8 Stadlober Teresa AUT 28:21.3; 9 Hennig Katharina GER 28:21.6; 10 Kalla Charlotte SWE 28:22.1
15 Km pursuit – men
1 Bolshunov Alexander RUS¸38:14.9; 2 Ustiugov Sergey RUS 38:28.6; 3 Niskanen Iivo FIN 38:39.7; 4 Maltsev Artem RUS 38:44.8; 5 Halfvarsson Calle SWE 38:44.5; 6 Roethe Sjur NOR 38:44.7; 7 Holund Hans Christer NOR 38:45.6; 8 Boegl Lucas GER 39:02.8; 9 Yakimushkin Ivan RUS 39:10.8; 10 Klaebo Johannes Hoesflot NOR 39:12.1
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