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Benessere e Salute

Problema insonnia: 9 milioni di italiani non dormono sonni tranquilli

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Dopo una giornata intera impegnati nella nostra vita quotidiana, sia per chi si addormenta e si sveglia presto, che per chi tende a coricarsi e alzarsi tardi, è importante dormire.

Non per tutti però è facile lasciarsi andare al sonno: in Italia, infatti, 9 milioni di persone faticano a dormire, compromettendo, in modo più o meno determinante, la qualità della loro vita.

L’insonnia può manifestarsi in diversi modi come: non riuscire ad addormentarsi, oppure avere difficoltà a mantenere il sonno o ancora avere risvegli precoci al mattino.

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Perché abbiamo bisogno di dormire? – Il sonno è fondamentale per una buona attività mentale e fisica e occupa circa un terzo della vita delle persone. Quando dormiamo vi è un’alterazione della coscienza, una ridotta reazione agli stimoli e una sospensione delle relazioni con l’ambiente circostante.

Anche se il sonno viene vissuto come uno stato di quiete, alcune cellule del nostro cervello lavorano di più, rispetto a quando siamo svegli.

Si possono creare nuovi collegamenti tra i neuroni, come ad esempio per quanto riguarda le cellule del cervello coinvolte in funzioni come la memoria e l’apprendimento. Si pensi che, mentre dormiamo, vengono eliminate anche diverse tossine come quelle responsabili dell’ Alzheimer.

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Quindi dormire diventa davvero importante per il nostro organismo, ma quali possono essere alcuni dei motivi per cui abbiamo una cattiva qualità del sonno?

Alcune cause possono essere: poca regolarità del ritmo sonno-veglia, ad esempio quando si lavora con turni di notte; stress, dovuto alla presenza di veri e propri traumi o semplicemente il dover affrontare problematiche economiche o relazionali; stati d’ansia o depressivi; l’assunzione di farmaci, alcool e fumo.

I disturbi del sonno possono rappresentare dei fattori di rischio per lo sviluppo di patologie del sistema nervoso, infatti le persone che soffrono di insonnia manifestano uno stato di attivazione cerebrale chiamato hyperarousal, vale a dire iper vigilanza sia a livello fisiologico che psicologico che a sua volta può provocare ansia, affaticamento e ridotta tolleranza al dolore.

Inoltre se questo stato di iper attivazione perdura, possono verificarsi alterazioni sia a livello neurofisiologico che neuroendocrino.

Se abbiamo difficoltà a dormire è quindi sempre meglio rivolgersi ad uno specialista in quanto da soli possiamo assumere solo buone e sane abitudini come: orari del sonno regolari escludendo sonnellini pomeridiani; fare attività fisica; non esporsi per troppo tempo prima di dormire allo schermo del telefonino o del computer; rendere la camera da letto rilassante e confortevole facendo attenzione anche ai colori degli arredi; non andare a dormire a stomaco vuoto o troppo pieno; non restare a letto svegli più di 10 minuti e non fumare o bere alcolici e caffè alla sera.

(e.c.)

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