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Vaccini: in Trentino 690 sanitari dicono NO. Lunedì partono le sospensioni

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690 sono i sanitari che rischiano di essere sospesi dal proprio lavoro. L’Azienda sanitaria aveva dato al personale, poche settimane fa un’ultimatum.

Erano state mandate 860 lettere nelle quali veniva fissata una data ben precisa per i sanitari. All’inizio erano circa 2.000 poi ridotti sempre di più. Sono rimasti gli irriducibili, 690 sanitari che se non cambieranno idea verranno sospesi senza retribuzione alcuna. Si tratta di circa l’8% del personale dell’azienda sanitaria trentina che conta oltre 9.000 dipendenti. 

Quel giorno, i convocati, si sarebbero dovuti recare direttamente all‘hub vaccinale,pena la sospensione. 170 persone, intimorite dalle minacce avevano deciso di acconsentire all’inoculazione mentre gli altri 690 non si sono presentati all’hub.



Quest’ultimi, non presentandosi, hanno deciso di accettare quanto previsto dal decreto legge 44 di aprile di quest’anno nel quale si sottolinea l‘obbligo di vaccinazione per tutti gli operatori sanitari per mantenere le condizioni di sicurezza nella cura e nell’assistenza.

Sono dunque il 19,7% quelli che hanno ceduto. Sono stati di più di quanto sperassero i vertici dell‘Azienda Sanitaria.

Sono coinvolti nell’obbligo le attività nelle strutture sanitarie, nelle Rsa e nelle aziende pubbliche e private, nelle farmacie e parafarmacie.

Venerdì andranno a scadere i termini massimi per l’invio della documentazione. Lunedì scatteranno invece i primi provvedimenti. L’Azienda sanitaria invierà le lettere di sospensione o di spostamento ad altri incarichi.

Le figure che non hanno aderito alla vaccinazione per la maggiore sono stati Oss e infermieri. I medici invece risultano vaccinati al 95%. Si vedranno quindi la prossima settimana le conseguenze delle lettere.

Qualche dissenso è già scattato negli hub vaccinali, alcuni infatti si sono opposti all’inoculo presentandosi con l’avvocato oppure questionando con i medici. A Bolzano, dove sono già scattati i provvedimenti, ci sono stati svariati ricorsi. Molti sono stati i sanitari sospesi che si sono rivolti al tribunale.

Sono già state rigettati alcuni ricorsi. Si dovrà dunque andare in appello. La Asl ha inoltre di recente notificato un ricorso di 68 operatori al Tar. La loro udienza è programmata per metà settembre.

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