Bressanone
“Alpen flair” a Naz Sciaves: stuprata una minorenne
Allegria, eccitazione, sovraeccitazione, alcool e sesso. Pare essere questa l’escalation che ha visto come risultato lo stupro, avvenuto poco dopo la mezzanotte, di una ragazzina minorenne al raduno rock-pop “Alpen flair” a Naz Sciaves.
Si tratta, ormai da anni, del più grande raduno musical popolare, una sorta di Woodstock a salsicce e birra, con il quale, l’ex areale Nato di Naz, sull’altipiano che sovrasta Bressanone, raduna ad ogni occasione migliaia di appassionati fan del gruppo locale “Frei Wild”, che ha saputo (quasi come i Kastelruther Spatzen) crearsi un seguito incredibile in Germania ed Austria.
Naturalmente, non ci sono solo loro. Ci sono una decina di band del settore. La musica è alternativa e non tratta le sdolcinature amore-cuore dei precursori di Castelrotto. Qui si tratta di “roba” dura, nei testi e nelle esecuzioni. “Roba” che prende, che coinvolge se uno è un appassionato del genere. E se poi c’è di mezzo l’alcool (certamente) se non qualcosa di più “pesante”, l’escalation di cui sopra è quasi automatica nei soggetti dal cervello e dalla patta dei pantaloni più deboli.
È bastato questo per innescare uno dei più efferati delitti che si possano concepire: lo stupro. Vittima una ragazzina del luogo, anche lei non bene in grado di ricordare, pare, di distinguere, di descrivere; anche lei vittima dell’eccitazione e del consumo di alcool; anche lei che si trova a subìre una brutale violenza.
Lei che viene soccorsa da amici, dopo, molto dopo. Lei che viene portata al pronto soccorso dell’ospedale di Bressanone, dove i sanitari accertano lo stupro subìto. Lei che non sa descrivere l’aggressore e non sa neppure se fosse uno o più di uno. Lei che tace per paura dei genitori e che poi, di fronte all’evidenza confessa loro quanto le è accaduto.
È così che scatta la denuncia. Contro ignoti. È così che per la giovane scatta nel cervello una molla che le farà rimpiangere per sempre quella notte sull’altipiano a suon di musica. Alpen flair, stile alpino: indimenticabile! Puach!
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