Ambiente Natura
Il futuro del paesaggio: un confronto per aprire nuovi orizzonti
Durante la conferenza internazionale di ieri, “Destinazione paesaggio”, il tema del paesaggio è stato affrontato in modo originale. L’evento, tenutosi al Noi Techpark di Bolzano è stato organizzato dal Dipartimento Sviluppo del territorio, Paesaggio e Soprintendenza provinciale ai beni culturali.
I numerosi relatori presenti hanno posto l’accento sulla necessità di affrontare seriamente la salvaguardia delle basi della nostra esistenza. Il paesaggio non deve essere ridotto ad un semplice elemento da proteggere, ma rappresenta un fattore essenziale per la nostra salute fisica e mentale, per il nostro essere creativi e, in definitiva, per la nostra esistenza. L’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer ha voluto portare i saluti del presidente altoatesino Arno Kompatscher.
“Il paesaggio è e sarà un tema cruciale in futuro”, ha sottolineato il presidente altoatesino nel suo messaggio ai presenti. “È importante attuare una strategia sul lungo periodo che possa tutela il paesaggio e la nostra esistenza, coinvolgendo tutti gli attori sul territorio”, ha concluso Kompatscher.
In un videomessaggio di saluto, il Ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha sottolineato come eventi di carattere internazionale come quello odierno, rappresentino una grande occasione di riflessione sul tema della tutela paesaggio. “La politica deve fare scelte orientate al futuro, con pragmatismo e consapevolezza, ma senza ideologie”, ha detto Calderoli. Ogni azione deve saper coniugare le esigenze ambientali e dello sviluppo del paesaggio a quelle dell’uomo”.
Il paesaggio come elemento trainante
L’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer, nel suo intervento, ha sottolineato che “è ora di liberarci dell’idea che abbiamo fatto il nostro dovere se proteggiamo solamente alcuni elementi del paesaggio“. “Come possiamo affrontare le sfide del nostro tempo preservando la biodiversità, la sicurezza alimentare e il paesaggio come base per la vita è la domanda più importante che dobbiamo porci”, ha affermato l’assessora Hochgruber Kuenzer nel suo discorso. “Aprire nuovi orizzonti richiede coraggio – ha detto – il nostro paesaggio fornisce cibo, è uno spazio ricreativo e di vita: è il nostro bene più prezioso, il suo valore non può essere ridotto a semplice fattore economico“, ha concluso.
L’architetto paesaggista, Andreas Kipar, co-fondatore della società di consulenza e pianificazione Studio Land, ha rimarcato come il paesaggio rappresenti un capitale naturale per tutta la collettività. ha sottolineato che il paesaggio è un capitale naturale per la società. “Tutto è paesaggio. L’Alto Adige è partito nel 2021 con una strategia attiva per salvaguardare il paesaggio a lungo termine”, ha spiegato Kipar. “Dobbiamo puntare su un paesaggio produttivo che porti benefici economici e sociali, e coinvolgere i cittadini e gli stakeholder, come è avvenuto con il progetto pilota di Lagundo. Questo è un modo per aprire nuove strade e coinvolgere i cittadini allo stesso tempo”, ha detto Kipar.
Tre blocchi tematici
I contenuti e i metodi sulla progettazione futura dei paesaggi sono stati inquadrati durante la mattinata in tre blocchi tematici – “Cultura, economia e scienza“, “Clima e consumo del suolo” e “Paesaggio, identità e sviluppo comunale“. I relatori hanno presentato i loro approcci, che sono stati in seguito approfonditi in un successivo confronto con esperti. Focus dei confronti quello di individuare che misure che garantiscano al paesaggio di essere modellato in modo produttivo e sostenibile
Martin Herrmann, medico, cofondatore e presidente del KLUG – l’Alleanza tedesca per il cambiamento climatico e sanitario, ha insistito sulla necessità di usare il tempo disponibile per trovare delle misure necessarie per salvaguardare il “paziente” paesaggio. Volker Demuth, poeta e scienziato culturale, ha introdotto in modo eccellente la necessità di passare dal paesaggio egemonico a quello equilibrato. Andrea Gebhard, presidente della Camera federale degli architetti, ha fornito esempi pratici di come può essere la pianificazione orientata al futuro. Diverse aree critiche sono state discusse tra gli esperti e il folto pubblico di rappresentanti dei Comuni ed esperti.
Nel pomeriggio la conferenza è proseguita con la presentazione delle migliori pratiche: Wolfger Mayrhofer del Gruppo d’azione 6 di EUSALP (Macrostrategia dell’UE per lo Spazio Alpino) ha parlato della salvaguardia sostenibile dei paesaggi alpini, per la quale una pianificazione territoriale olistica è la chiave del successo.
Christian Plöhn, direttore dell’Ufficio urbanistica della città di Fellbach, in Germania, ha illustrato l’ulteriore sviluppo della sua città, che rientra tra uno dei 16 progetti nominati ufficialmente all’interno della Mostra internazionale dell’Edilizia Regione di Stoccarda 2027, grazie al progetto “L’agricoltura incontra la produzione“.
Infine, il comune di Lichtensteig, nel cantone di San Gallo, è stato al centro della terza relazione illustrata dal sindaco, Mathias Müller, dedicata alla rivitalizzazione dello spazio urbano nella cittadina elvetica.
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