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Società

Agenzia delle Entrate, il 19 febbraio mobilitazione del personale: “Situazione insostenibile”

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Mercoledì 19 febbraio 2020, dalle ore 11.30 alle ore 13 si terrà un’assemblea sindacale del personale dell’Agenzia delle Entrate, davanti all’Ufficio di Bressanone, per spiegare ai cittadini le ragioni della protesta e nel contempo, per solidarizzare con i contribuenti sempre più spesso costretti a subire disservizi e/o ritardi negli adempimenti burocratici della predetta Agenzia.   

Prosegue dunque lo stato di agitazione proclamato il 28 dicembre 2018 dagli impiegati dell’Agenzia delle Entrate dell’Alto Adige che denunciano lo stato di disagio al quale sono sottoposti negli uffici della Direzione Provinciale di Bolzano, a causa degli eccessivi carichi di lavoro non commisurato al personale in servizio.

Dicono i rappresentanti della mobilitazione: “Da molti anni, la gravissima carenza di personale, gli enormi ed inaccettabili carichi di lavoro nonché un correlato forte disagio e stress, la scarsa disponibilità nonché collaborazione ed elasticità, da parte della dirigenza locale che non aiuta ad attenuare il predetto stress, sia in termini comportamentali che di smaltimento dei carichi di lavoro, hanno prodotto un profondo “malessere” nei dipendenti, con grave pregiudizio della salute, della tranquillità e dell’equilibrio che deve poter accompagnare, costantemente, l’azione dei dipendenti sul posto di lavoro. 

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Molti funzionari sono destinatari di doppi o tripli incarichi, lavorano in percentuale in questo o quel servizio, senza avere il tempo di poter approfondire e specializzarsi nei diversi e complessi settori tributari”.

Le condizioni di lavoro incresciose determinano nei lavoratori l’angoscia di sbagliare le attività istituzionali che richiedono elevata professionalità ed impegno – proseguono – alimentando l’ansia che nel tempo provoca malattie e stress-lavoro correlato“.

Alcuni aspetti delle criticità sono stati riconosciuti anche nel “report focus group” sulla rilevazione del benessere organizzativo, anno 2018, condotta da una dipendente psicologa in forza alla Direzione Centrale Risorse Umane e organizzazione.

La Direzione Provinciale di Bolzano è carente nel fornire risposte soddisfacenti in termini di servizi generali ai contribuenti (vedi le lunghe code agli sportelli, il mancato rispetto dei tempi di esecuzione per alcuni adempimenti, come ad esempio quello dei rimborsi ecc…), oggetto, oltretutto, di proteste da parte dei cittadini anche sugli organi di stampa locale.

Le R.S.U. e le OO.SS. aderenti chiedono pertanto:

 – un Direttore a tempo pieno e in regola con la turnazione per l’anticorruzione;

 – spostamento lavoro telematico;

 – piano straordinario di assunzione, con incentivo per chi è disposto a venire a Bolzano;

 – deroga del patentino di bilinguismo per le nuove assunzioni.

In considerazione che la parte pubblica al momento non è stata in grado di prospettare azioni adeguate alla risoluzione delle gravi criticità trattate, le rappresentanze sindacali hanno deciso di proseguire la mobilitazione nei vari Uffici Territoriali della Provincia di Bolzano“, concludono.

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