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Alto Adige, dirigenti scolastici sommersi dalla burocrazia: il Team K propone la separazione dei ruoli

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In Alto Adige, i dirigenti scolastici dedicano l’80% del loro tempo al lavoro amministrativo e solo il 20% alla gestione del personale e alle attività pedagogiche. Questo dato allarmante è emerso nel corso delle audizioni sulla scuola tenutesi a novembre presso il Consiglio provinciale. La soluzione? Separare la direzione amministrativa da quella pedagogica. È questa la proposta che il Team K intende portare alla prossima sessione consiliare, seguendo l’esempio di altre regioni italiane che già adottano con successo questo modello.

“La maggior parte dei dirigenti scolastici in Alto Adige ha conseguito una laurea in materie umanistiche, alcuni in scienze naturali, e solo pochi in economia. Le competenze necessarie per affrontare i complessi compiti amministrativi non fanno parte del loro bagaglio formativo, costringendoli ad acquisirle sul campo o a delegare, quando possibile, a personale qualificato. Tuttavia, la responsabilità finale resta sempre a loro carico”, spiega Alex Ploner, esponente del Team K. Il risultato è che i dirigenti scolastici si trovano intrappolati in un doppio ruolo di natura pedagogica e amministrativa, con l’aggravante che la maggior parte del loro tempo è assorbita da questioni burocratiche. “Con l’aumento della complessità amministrativa, progetti e iniziative innovative finiscono spesso nel dimenticatoio”, aggiunge Ploner.

In questo contesto di difficoltà, il Trentino si distingue come un esempio virtuoso. Qui sono stati introdotti i cosiddetti RAS (Responsabili Amministrativi Scolastici), figure centralizzate che gestiscono i compiti amministrativi di più scuole in un distretto. A livello nazionale, invece, esistono i DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi), professionisti con lauree specifiche in economia o giurisprudenza che si occupano esclusivamente della parte gestionale. “L’Alto Adige è in ritardo su questo fronte. La separazione tra gestione amministrativa e pedagogica è stata discussa per anni e richiesta dai dirigenti scolastici stessi. È arrivato il momento di agire”, sottolinea Ploner.



Il Team K propone inoltre l’organizzazione di un summit annuale sull’istruzione, un evento che coinvolga tutti gli attori del mondo scolastico: dirigenti, insegnanti, genitori, imprese e associazioni. “Un vertice sull’istruzione sarà essenziale per promuovere la collaborazione e condividere le migliori idee”, afferma il Team K. “Se la coalizione politica di maggioranza ha già previsto un vertice annuale sulla sicurezza, è altrettanto importante istituire un vertice per l’istruzione. La scuola è al centro del nostro futuro e non può restare indietro”.

La proposta del Team K rappresenta un tentativo concreto di alleggerire il carico di lavoro dei dirigenti scolastici e restituire loro il tempo e le energie necessarie per concentrarsi sulla missione educativa, garantendo al contempo un’amministrazione più efficiente e professionale.

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