Italia & Estero
Apple si prepara a spostare in India l’assemblaggio degli Iphone destinati al mercato USA
Apple si prepara ad una delocalizzazione strategica della produzione degli Iphone pensata per aggirare i dazi fortemente voluti dal Presidente degli Usa Donald Trump.
Come riporta il Financial Times l’operazione dovrebbe ultimarsi entro la fine del 2026 ma si preannuncia molto complessa per motivi industriali, politici ed organizzativi ed è mirata specificatamente alla produzione degli Iphone innovativi di alta gamma destinata al mercato degli Stati Uniti d’America.
Quello americano è il principale mercato di riferimento per gli smartphone di alta gamma dell’Apple con una media di 60 milioni di unità vendute annualmente, circa il 28% della produzione totale, e la Cina rappresenta ad oggi il maggior fornitore con una quota di circa l’80%.
Con l’imposizione dei dazi americani del 145% alla Cina, che ha risposto con un’imposta del 125%, le aziende si predispongono per trovare via di fuga ed alternative che permettano di limitare i danni in tempi brevi.
Gli USA hanno imposto all’India dei dazi al 26% e l’azienda di Cupertino aveva già da tempo avviato produzioni nel paese asiatico grazie ai fornitori locali Foxconn e Tata Eletronics che fino ad ora avevano nelle linee produttive le versioni meno innovative dedicate principalmente a mercati diversi da quello degli States.
L’India era entrata nella base produttiva Apple in concomitanza con la ricerca, da parte delle grandi multinazionali, di siti produttivi al di fuori della Cina con l’obiettivo di ridurre il rischio derivato dall’incertezza dovuta alle frizioni politiche, fenomeno etichettato con la denominazione China +1.
Adesso con l’attuale situazione geopolitica e con l’imposizione dei dazi dalle rispettive controparti si punta in tempi brevi allo spostamento delle linee produttive di alta gamma nel paese indiano puntando a raggiungere l’obiettivo di produrre in quel paese la totalità della produzione destinata al mercato americano in poco più di un anno.
Sviluppare le linee d’assemblaggio Apple in Cina aveva richiesto ingenti investimenti e quasi venti anni.
Risulta quindi fondamentale la strategia dell’azienda che mira con questa operazione a diversificare la catena d’approvvigionamento, per quanto il paese del Dragone abbia una predominanza manifatturiera.
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