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Trentino

Aveva quattro identità diverse: arrestato in Val di Non albanese espulso nel 2017

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I carabinieri di Cles hanno messo le manette ai polsi di un uomo di 35 anni, originario dell’Albania, che era stato precedentemente espulso dall’Italia nel 2017. La cattura è avvenuta martedì pomeriggio in una località appartenente al comune di Predaia, in Val di Non.

Durante un controllo, l’individuo ha tentato di ingannare le forze dell’ordine presentando un passaporto con generalità contraffatte che non evidenziavano alcun passato giudiziario. Nonostante il tentativo di depistaggio, le tecnologie all’avanguardia dell’Arma dei Carabinieri hanno avuto la meglio. Grazie all’utilizzo di un avanzato sistema di riconoscimento facciale, è stato possibile associare la fotografia presente sul documento a un’altra identità, quella di un uomo arrestato nel 2017 a Ventimiglia, obbligato a scontare una pena per reati contro il patrimonio perpetrati in provincia di Vicenza.

L’ulteriore verifica delle impronte digitali ha rivelato che il soggetto era già noto alle autorità per essersi registrato sotto quattro differenti identità e che, nonostante l’espulsione, si trovava nuovamente in modo irregolare sul suolo italiano. Di conseguenza, è scattato l’arresto in ottemperanza all’articolo 13 del Testo unico sull’immigrazione, normativa che vieta il rientro nel paese prima di dieci anni dall’espulsione.

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Attualmente l’uomo si trova rinchiuso nel carcere di Spini di Gardolo, dove gli è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in attesa del processo. In aggiunta, è stato informato di un nuovo mandato di detenzione di 9 mesi e 5 giorni, relativo ai reati per i quali era stato fermato a Ventimiglia nel 2017 e per i quali non aveva ancora scontato la pena completa a causa della sua espulsione dall’Italia.

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