Baby-gang a Merano, Zampieri (Fdi): sospendere aiuti sociali alle famiglie dei teppistelli

Sospensione dei sussidi e degli aiuti  sociali alle famiglie da cui provengono i teppisti autori delle recenti scorribande a Merano. Lo proporrà con una mozione la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Paola Zampieri.

“Il fenomeno delle baby-gang di cui tanto si parla nelle ultime ore necessità di provvedimenti incisivi – dichiara Zampieri – . Il lavoro dei centri giovanili e degli street-worker, già da anni operativi in città, sembra non aver dato i risultati auspicati.

Si tratta in realtà di un  fenomeno molto più articolato di quanto si tenda a far credere: famiglie che hanno abdicato dal loro compito educativo  e una scuola purtroppo lontana a causa della pandemia, fanno il paio con un’immigrazione incontrollata che ha portato interi quartieri a diventare ghetti senza alcuno sforzo di severità da un lato ed integrazione dall’altro”.

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“Anni di tolleranza e di buonismo hanno portato alla situazione che oggi è sotto gli occhi di tutti. Siamo vicini al punto di non ritorno. Ecco perché gli interventi che l’amministrazione comunale meranese  intende varare sono insufficienti. È necessario agire con determinazione.

Purtroppo, e le Forze dell’Ordine sono state chiare in questo senso, abbiamo a che fare con minori non perseguibili. Ma non può passare un messaggio di impunità.

Molti dei ragazzi coinvolti nei recenti episodi provengono da famiglie ricevono aiuti di ogni tipo da Stato, Provincia e Comune: case sociali a prezzi irrisori, contributi di ogni genere, pacchi di generi alimentari. Sussidi erogati a pioggia senza alcuna contropartita dal punto di vista dell’integrazione e della condotta civica”.

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“Ma i fatti di questi giorni evidenziano che così non può continuare: gli aiuti devono essere dati solo a chi dimostra di meritarseli. Anche educando i figli al rispetto delle regole”.

Paola Zampieri nei prossimi giorni depositerà in municipio la mozione per chiedere che la concessione di ogni sussidio ed aiuto sociale da parte del comune sia soggetto a verifiche sulla buona condotta delle famiglie interessate.

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