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Bolzano

Benno, crisi psicotica anche a Bolzano. “Chiudetevi a chiave in camera la notte” il consiglio a Laura e Peter

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Non fu un episodio isolato quello che in Germania, nell’estate dello scorso anno, aveva visto Benno soffrire di una grave crisi psicotica che aveva obbligato i medici tedeschi a sottoporlo ad un Tso. Nelle ultime ore emerge infatti che un episodio più recente avvenne anche a Bolzano alla fine di luglio.

Qui, una volante della questura intervenne su richiesta del 118, descrivendo Benno come persona instabile. E se la prima volta la diagnosi per il 30enne fu di schizofrenia paranoide, nel capoluogo consigliarono alla famiglia di chiudersi a chiave in camera la notte per non correre il rischio di essere aggrediti.

Emerge dunque nuovamente l’ombra del grave disagio psichiatrico che avrebbe portato Benno all’omicidio, anche se più di qualche dettaglio farebbe pensare ad una premeditazione piuttosto che ad un assassinio di impeto, come ipotizzato inizialmente. La confessione sembrerebbe infatti non convincere né la famiglia né gli inquirenti. Dal canto suo, la sorella Madè ha recentemente dichiarato di non credere nemmeno al pentimento dichiarato dal fratello al suo avvocato.

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La sera del 4 gennaio Benno ha annunciato all’amica che sarebbe arrivato a casa sua con la macchina e in ritardo, ma come facesse a sapere in anticipo che avrebbe tardato, per di più con un’auto che solitamente gli veniva negata dai genitori, resta un mistero. Anche la pianificazione del viaggio in India confidata ad un’amica del resto non lascerebbe spazio a dubbi. O almeno così la pensano gli inquirenti che stanno valutando il caso del doppio omicidio.

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