Alto Adige
Blocco austriaco al Brennero: deviazione a Verona. Tamponi a Sadobre
È una situazione potenzialmente pericolosa per la sicurezza di chi viaggia quella prodotta dal blocco al confine del Brennero deciso ieri (14 febbraio) dalle Autorità austriache. Fino a nuova disposizione, infatti, coloro che intendono transitare su territorio austriaco – e non coloro che sono diretti in territorio austriaco – dovranno esibire la documentazione che ne attesti la negatività al Covid-19 rilasciata entro le precedenti 48 ore.
“Nonostante Autostrada del Brennero, grazie alla piena e pronta collaborazione del servizio sanitario della Provincia Autonoma di Bolzano, abbia già da ieri sera predisposto nell’autoporto Sadobre a Vipiteno presidi per eseguire tamponi rapidi antigenici, i transiti in direzione nord al Brennero durante la mattina sono stati nell’ordine di circa 40/50 veicoli l’ora, mentre in direzione sud si registrano ancora 3/400 transiti l’ora” si legge in una nota della società.
“Autostrada del Brennero sta facendo e continuerà sempre a fare la propria parte – premette l’Amministratore Delegato, Diego Cattoni – per quanto talvolta stupisca come venga interpretato oltre confine il principio di reciprocità”.
Per impedire il blocco della circolazione al passo del Brennero, dove attualmente la temperatura è intorno ai -10 gradi, e il conseguente incolonnamento del traffico lungo la valle d’Isarco, è stata disposta un’azione di filtraggio alla stazione autostradale di Verona nord, in modo da evitare che i viaggiatori diretti in Austria, ignari delle disposizioni delle Autorità austriache, si trovino bloccati al confine.
“Ci siamo mossi da subito– spiega Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero – per tutelare la sicurezza di chi viaggia. Già da ieri, grazie alla reattività di tutti i soggetti preposti, dal Commissariato del Governo di Bolzano al servizio sanitario della Provincia di Bolzano a Viabilità Italia, siamo riusciti ad evitare scenari di congestionamento del traffico potenzialmente pericolosi attraverso il filtro disposto a Verona e, contestualmente, ad avviare già durante la notte presidi per eseguire tamponi rapidi antigenici.
“Ora – conclude Costa – ci prepariamo ad accogliere, sempre all’interno di Sadobre, le strutture della sanità militare inviate dal Ministero della Difesa d’intesa con il Ministero dei Trasporti e con il Ministero dell’Interno”.
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