Ambiente Natura
Bolzano è la nuova capitale «green» d’Italia
La Città di Bolzano è la nuova regina “green” d’Italia. Dal sesto posto dello scorso anno, conquista la vetta della classifica di Ecosistema Urbano 2022, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo che tiene conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Bolzano si lascia alle spalle Trento, che scende al secondo posto, Belluno che risale la graduatoria passando dall’ottavo al terzo posto, seguita da Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud ad entrare anche quest’anno nella top ten della graduatoria. Chiudono la classifica Alessandria (103esima), Palermo (104esima) e Catania (105esima). Il report Ecosistema Urbano 2022 è stato presentato ieri a Roma e in tale occasione sono state premiate anche le “Best Practices” 2022.
Bolzano, dunque prima in classifica, con il punteggio di 79,02% ha fatto registrare valori buoni in tutti e tre i parametri legati all’inquinamento atmosferico, tutti entro i limiti di legge. Tra i dati che emergono: si conferma oltre il 66% di raccolta differenziata dei rifiuti; migliora in modo evidente negli indici legati al trasporto pubblico dove sale da 68 viaggi per abitante annui agli attuali 78 e cresce anche nel numero di chilometri-vettura per abitante annui dove passa dai 37 della passata edizione ai 43 di quest’anno.
Bolzano disperde meno di un terzo dell’acqua immessa in rete (29,6%, era al 31% lo scorso anno); cresce ancora nelle infrastrutture dedicate alla ciclabilità dove sale dai 16,81 metri equivalenti ogni 100 abitanti della passata edizione agli attuali 18,99; aumenta i Kw installati su edifici pubblici ogni 1.000 abitanti passando dai 3,89 della scorsa edizione agli attuali 5,99.
Il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e l’Assessora comunale all’Ambiente Chiara Rabini, che a Roma ha partecipato alla presentazione del Report e ritirato il riconoscimento attribuito alla Città prima in classifica, si sono detti “molto orgogliosi del risultato conseguito, frutto di un impegno trasversale e continuo di Sindaco e Giunta e dell’amministrazione comunale tutta nei vari ambiti per mettere l’ambiente al centro. Lo stesso impegno che va riconosciuto anche ai cittadini di Bolzano“.
“Un risultato – ha sottolineato ancora l’Assessora Rabini– che indica come la strada a cui si sta lavorando, sia quella giusta. Che ci dice dove siamo migliorati e dove invece dobbiamo fare di più; una responsabilità e un impegno a guardare avanti per raggiungere obiettivi ambientali e di sostenibilità. Ringrazio perciò Legambiente, il Sole24ore e AmbienteItalia per l’importante appuntamento annuale ed i sindaci e assessori per il lavoro e lo scambio di buone pratiche”.
Nel corso della tavola rotonda che ha preceduto la cerimonia di premiazione, l‘Assessora Rabini ha presentato il lavoro fatto in questi due anni a Bolzano per la pianificazione (PUMS e Piano del verde) e per promuovere una città sempre più “green” a favore della transizione energetica per contrastare i cambiamenti climatici. Ha inoltre sottolineato l’importanza della partecipazione dei cittadini a questi processi e le richieste della società civile e dei giovani in particolare per accelerare il raggiungimento di tali obiettivi.
Oltre alla classifica sulle perfomance ambientali, Ecosistema Urbano ha fatto il punto sui trend ambientali in essere. Nel 2021, in quello che doveva essere l’anno della lenta ripresa post COVID-19 e della messa in campo di interventi concreti, i capoluoghi di provincia hanno invece confermato, salvo qualche rara eccezione, la tendenza di stallo degli anni precedenti.
Poco propensi a migliorare le proprie performance ambientali, sono paralizzati da alcune emergenze urbane ormai croniche. Più smog con i valori di picco che tornano lentamente a crescere nelle aree urbane storicamente afflitte da mal’aria. Più auto con il parco auto che resta tra i più alti d’Europa, pochi miglioramenti sul fronte del trasporto pubblico.
Torna a salire la produzione dei rifiuti prodotti – il valore medio arriva a 526 kg pro capite, quasi ai livelli pre-pandemia (erano 514 kg pro capite nel 2020 e, appunto, 530 nel 2019) – nonostante la raccolta differenziata stia migliorando scavalcando la soglia media del 60%. Piccoli segni positivi arrivano, invece, dalla crescita della ciclabilità (km di piste e infrastrutturazione) e dalla diffusione del solare (termico o fotovoltaico) installato su edifici pubblici il cui valore medio, tocca i 5,41 kW/1.000 abitanti.
Per quanto riguarda le perdite idriche, rimangono all’incirca costanti le città dove più del 30% dell’acqua viene dispersa (passando da 53 del 2020 a 52 nel 2021), mentre il valore medio dell’acqua che viene dispersa si conferma al 36,0%.
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