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Economia e Finanza

Cna, Corrarati incontra Salvini: “L’economia del Trentino Alto Adige necessita di stabilità”

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Chiediamo al Governo nazionale stabilità e continuità nei programmi a sostegno delle micro e piccole imprese. Analoga attenzione ci aspettiamo per raggiungere in tempi brevi un accordo che dia un governo stabile e duraturo alla Provincia di Bolzano, visto che quella di Trento ha già composto la Giunta provinciale, in modo da dar vita prima possibile anche al Governo della Regione.

I tempi lunghi danneggiano l’economia, che invece, se ben accompagnata, è in condizione di tenere in piedi la produttività e la redditività e di creare altri posti di lavoro“.

È quanto il presidente di CNA Trentino Alto Adige, Claudio Corrarati, ha detto ieri (17 novembre) al vicepremier Matteo Salvini, a margine dell’assemblea nazionale della CNA, che si è svolta a Milano.

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La convention era dedicata al tema “Costruire il presente, creare il futuro“.

La delegazione altoatesina era composta, oltre che dal presidente Corrarati, anche dal vicepresidente Andrea Vecchiato, dai membri della Direzione Günther Rabanser e Elisa Bonaldi, dal direttore Günther Schwienbacher.

Come ha sottolineato il presidente nazionale Daniele Vaccarino – ha aggiunto Corrarati – la manovra del Governo ha aspetti positivi, come la forfetizzazione che semplifica la vita alle piccole imprese con redditi medio-bassi, ma senza investimenti, sia in grandi opere che in piccoli interventi come la continuità di finanziamento all’ecobonus per le ristrutturazioni ed i risanamenti energetici degli edifici, non saremo in condizione di far crescere l’economia e creare occupazione.

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Chiediamo lavoro di cittadinanza e non sussidi a chi non lavora, semmai abbiamo bisogno per le nostre imprese di personale qualificato e la prima strada per trovarlo è il rafforzamento dei percorsi scuola-lavoro, di cui l’Alto Adige è best practice a livello nazionale.

Ribadiamo, inoltre, che l’impianto fiscale deve essere completamente rivisto, ad esempio abbattendo l’Imi per gli immobili strumentali che servono alle aziende per lavorare.

Ancor più assurdo è che si paghino le tasse per immobili sfitti che non producono utili perché l’azienda ha cessato l’attività“.

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