Alto Adige
Conclusa la campagna estiva controllo cantieri di Carabinieri e Ispettorato lavoro
Si è conclusa la campagna congiunta di controlli dei cantieri nel settore edile iniziata a febbraio. Dal primo di febbraio 2022 il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri aveva disposto una campagna nazionale di attività ispettiva nei cantieri, da svolgersi congiuntamente tra carabinieri dei reparti territoriali e carabinieri dei nuclei ispettorato lavoro.
Le recenti misure governative (bonus 110%, sismabonus, ecc.) hanno contribuito al proliferare di cantieri, lavori di ristrutturazione e miglioramento, rifacimento facciate, ecc., talvolta anche in maniera improvvisata. Ne consegue che la corsa alla scadenza del bonus unito all’incremento delle richieste, abbiano pesato sulla caduta di attenzione da parte degli operatori del settore sull’attenzione al rispetto delle regole, pericolosamente a volte ignorate sul posto di lavoro.
Da tenere in considerazione anche il bivalente risvolto che la pandemia da Covid-19 ha pesato in ogni settore: se prima le chiusure avevano contribuito a un calo degli incidenti sul lavoro, la riapertura dei cantieri ha imposto di non sottovalutare la perdita d’introito e i ritardi.
Nella Provincia autonoma di Bolzano non sono presenti carabinieri ispettorato lavoro poiché le competenze in materia ricadono costituzionalmente in capo alla Provincia. Pertanto il comando provinciale CC di Bolzano ha concordato una strategia congiunta con l’Ufficio Ispettorato del lavoro della Provincia, diretto dal dott. Sieghart Flader.
Le nove compagnie CC e gli ispettori del lavoro territorialmente competenti hanno condotto ispezioni congiunte ai cantieri edili. Dei 228 cantieri controllati, ben 39 sono risultati irregolari (poco più del 17%). 762 i lavoratori identificati nei cantieri, di questi 9 sono risultati non pienamente in regola e 3 completamente irregolari ovvero “in nero“.
Di euro 38.832,92 è stato l’importo delle sanzioni amministrative contestate ed euro 22.177,11 quello delle ammende penali (spesso le stesse in materia di lavoro poi sono oblabili in via amministrativa). Le persone segnalate all’autorità giudiziaria sono state 66 e i cantieri sequestrati due.
Nei fatti, le violazioni maggiormente contestate sono state quelle inerenti la protezione individuale dell’operaio per mancanza di caschetto, di imbracatura, scarpe idonee. In tal caso nella maggior parte dei casi il datore di lavoro, non presente in loco, non ha risposto della violazione poiché i dispositivi di protezione individuale erano stati forniti (ma non usati).
L’altra “macroarea” che ha avuto la grossa fetta di sanzioni è stata quella della sicurezza nei ponteggi, spesso privi di paratie per impedire l’eventuale caduta di persone e/o cose, talvolta utilizzando materiali non idonei e – infine raramente – in assenza di un piano di sicurezza.
In un caso in Pusteria il ponteggio non ha retto il peso dei tre operai che sono rovinati a terra da tre metri di altezza. Casi residuali sono quelli di lavori eseguiti in difformità dal piano di sicurezza e di impiego di macchinari non a norma (mezzi senza barra di protezione “roll bar“) o senza abilitazione (gruista improvvisato).
Tutte le situazioni riscontrate saranno ora passate al vaglio dei colleghi militari della Guardia di Finanza dei presidi territoriali competenti per un ulteriore vaglio in materia di fiscalità.
L’attività dei controlli ai cantieri però non si ferma certamente qui, continuando anzi (con evidente minor intensità dovuta al calo dei cantieri consueto nei mesi freddi), sia d’iniziativa di tutte le autopattuglie che quotidianamente controllano il territorio che d’intesa, meccanismo ormai assolutamente oliato ed efficiente, con l’Ispettorato del lavoro.
Ma i controlli dell’Arma in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sul contrasto al lavoro irregolare e al caporalato non sono orientati solo all’edilizia e indubbiamente non si fermano mai. Ora, periodo di intensi lavori in agricoltura, possono verificarsi l’aumento dello sfruttamento del personale, turni di lavoro eccessivi e scarse misure di sicurezza, contratti in nero e sfruttamento di manodopera da immigrazione irregolare, incidenti stradali e infortuni su mezzi agricoli.
La crescente competenza, i corsi di specializzazione e aggiornamento, la conoscenza del territorio, stanno permettendo al personale dell’Arma dei Carabinieri di poter agire sempre più incisivamente a salvaguardare il diritto a un lavoro sicuro e il rispetto della dignità di ogni lavoratore.
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