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Italia ed estero

Disastro aereo 2009: rinviate a giudizio Air France e Airbus. Sul volo anche 3 altoatesini

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Era la sera tra il 31 maggio e il 1° giugno 2009 quando l’aereo dell’Air France 447 Rio – Parigi, in volo tra il Brasile e l’Italia, si inabissò nell’Oceano Atlantico provocando la morte di 228 persone, 216 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. I piloti, disorientati da un guasto tecnico mentre attraversavano una zona di turbolenze, non erano riusciti a riprendere il controllo.

Ieri la corte d’appello di Parigi ha rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo Air France e Airbus per responsabilità indiretta nell’incidente.

Tre le vittime altoatesine: Georg Martiner, 25 anni di Ortisei, residente a Bolzano ma nato in Brasile, Alexander Paulitsch, 35 anni di San Candido, e Georg Lercher, 34 anni, anche lui di San Candido. A bordo anche il direttore della Trentini nel Mondo Rino Zandonai, il consigliere provinciale trentino Giovanni Battista Lenzi e il sindaco di Canal San Bovo Luigi Zortea. 

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La decisione annulla il non luogo a procedere pronunciato nel 2019 dal tribunale di primo grado, sentenza favorevole alla compagnia e al costruttore.

All’annuncio della sentenza i parenti delle vittime presenti in tribunale si sono abbracciati e commossi. I legali di Airbus hanno denunciato una “decisione ingiustificata” e annunciato ricorso in Cassazione. Air France “nega di avere colpe di rilevanza penale all’origine dell’incidente”, ha affermato da parte sua l’avvocato della compagnia.

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