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Economia e Finanza

Distacco luce e gas: il CTCU ricorda che si possono richiedere i bonus

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Negli ultimi mesi si è parlato parecchio di un vertiginoso aumento (raddoppio dal 2016 al 2018) delle utenze di elettricità staccate a seguito di morosità nel capoluogo altoatesino. La ragione è probabilmente da ricondurre alle aumentate difficoltà di molte famiglie di far fronte ad una voce comunque importante del bilancio familiare.

Il CTCU, che si confronta regolarmente con segnalazioni e richieste di informazione e assistenza anche in relazione a tale problematica, ricorda che per le persone e le famiglie in comprovato stato di disagio economico esiste la possibilità di richiedere l’erogazione dei cd. bonus energia e bonus gas (a cui in teoria si affianca un bonus idrico, che però, come già detto, sta incontrando difficoltà a livello locale).

Attualmente solo un limitato numero (ca. il 35%) dei potenziali interessati – nella nostra provincia anche meno – avanza richiesta ai propri Comuni di erogazione del bonus, mentre la gran parte di quello che potrebbero averne diritto rimane esclusa da questo importante beneficio.

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A luglio scorso l’ARERA (Autorità di regolazione del settore) aveva richiesto a Parlamento e Governo l’applicazione automatica del bonus sociale in bolletta, tramite una norma che consenta lo scambio dei dati necessari tra le amministrazioni per garantirne la fruizione a tutti gli aventi diritto, azzerando per questi tutti i passaggi burocratici oggi necessari. Ad oggi, tali norme non risultano tuttavia essere state ancora adottate.

Vero è invece che dal 1° gennaio di quest’anno ARERA ha elevato da 8.107,50 a 8.265 euro la soglia massima ISEE (indicatore Situazione Economica Equivalente), per poter ottenere il bonus sociale, aumentando così la platea dei potenziali aventi diritto.

Restano invece invariate le condizioni alternative per ottenerlo e cioè famiglie con almeno 4 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro, nucleo titolare di reddito o pensione di cittadinanza oppure per i casi in cui una grave malattia (cd. disagio fisico) costringa all’utilizzo di apparecchiature mediche alimentate ad energia elettrica (cd. elettromedicali) indispensabili per il mantenimento in vita della persona.

In attesa dell’introduzione dell’applicazione automatica dei bonus (pare dal 2021), importante è dunque, al momento, che i tutti gli interessati si attivino per richiedere il bonus al proprio Comune di residenza o ai CAF delegati dal Comune.

L’ammontare dei bonus

Il valore del bonus sociale energia dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica ed è aggiornato annualmente dall’Autorità. Per l’anno 2020 i valori sono i seguenti:

> Numerosità familiare 1-2 componenti     € 125
> Numerosità familiare 3-4 componenti.   € 148
> Numerosità familiare oltre 4 componenti.     € 173

Per i casi di gravi condizioni di salute (cd. bonus disagio fisico) gli importi del bonus sono ancora maggiori. Il valore del bonus sociale gas varia dai 32 ai 264 euro a seconda del numero dei componenti la famiglia richiedente e della fascia climatica del Comune in cui è ubicata l’utenza.

Per maggiori dettagli sui singoli bonus si possono consultare i seguenti link: https://www.arera.it/it/bonus_sociale.htm / https://www.arera.it/it/bonus_gas.htm

Per quanto tempo viene riconosciuto il bonus?

Per il disagio economico il bonus è riconosciuto per 12 mesi e viene scontato direttamente in bolletta, non però in un’unica soluzione, ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, il cittadino deve rinnovare la richiesta di ammissione presentando apposita domanda.

È possibile anche controllare la propria pratica on line sul portale per i cittadini

Ogni cittadino che ha richiesto il bonus può visionare lo stato di avanzamento della propria domanda collegandosi alla sezione riservata “Controlla on line la tua pratica”. www.bonusenergia.anci.it

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