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Società

Distributori gratuiti di racconti in metropolitana: storie da viaggio per i pendolari

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E’ un dato di fatto. Noi italiani leggiamo meno di qualsiasi altro Paese occidentale e abbiamo mille scuse pronte sul perché non lo facciamo: qualcuno di noi incolpa la crisi economica, c’è chi dice che la scuola è incapace di stimolare la lettura, chi ammette di non avere tempo perché tra lavoro e impegni arriva a sera così stanco da non avere neanche la forza di respirare. 

Di fatto, circa una famiglia su dieci non ha un libro in casa, oppure ne ha ma preferisce lasciarli sul comodino a cibare gli acari della polvere. 

Eppure, riusciamo benissimo a stare su Instagram o Facebook: se mettessimo insieme il tempo che ognuno di noi passa a leggere e scrivere status, pubblicare foto o a mettere like, un libro a settimana riusciremmo a leggerlo, tutti. 

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Anche che sui social network, troviamo brevi frammenti di testo, come gli status, i commenti, i tweet, gli emoticon, ci scambiamo messaggi via chat, eccetera. Il problema con Internet nasce quando si deve affrontare un testo più lungo e con un contenuto ben preciso, perché la rete è piena di distrazioni e non siamo concentrati su ciò che stiamo facendo mentre siamo online.

In poche parole, non è che non leggiamo, il problema è che lo facciamo male.

Conseguenze per chi legge poco e male?

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  • il nostro vocabolario è più povero: meno parole si usano e meno ancora saranno quelle che si potranno comprendere;
  • riusciamo a concentrarci solo su testi corti o riassunti: perché sbattersi a sfogliare pagine e pagine se la trama della storia la troviamo velocemente su Google, Wikipedia o su vari forum dedicati ai libri;
  • il nostro modo di scrivere sarà povero: se non capiamo ciò che leggiamo, la scrittura diventa veloce e senza regole;
  • non siamo in grado di creare testi: se non leggiamo, non possiamo pretendere di avere argomenti di cui parlare o collegare tra loro le idee

C’è soluzione?

Certo! Basta spegnere il computer e telefonino e tornare a rilassarci aprendo un buon libro. Più facile a dirsi che a farsi.
 
A sensibilizzare l’importanza della lettura, ci ha pensato un’azienda francese creando delle macchinette automatiche speciali che distribuiscono romanzi brevi ai pendolari di più di più di 200 città nel mondo.

Collocate nelle sale d’attesa, nei percorsi più trafficati dai pendolari e nei campus universitari, queste macchinette distribuiscono racconti stampati su un lungo foglio simile ad uno scontrino, che possono essere letti in pochissimi minuti. 

Il formato scelto a mini pergamena riprende lo scrolling tipico dello smartphone e dei podcast ma su carta, con il vantaggio di avere un foglio facile da mettere in tasca da tenere come ricordo.
Vogliamo metterci anche la nota ambientale, i racconti sono stampati su fogli eco-friendly.

Per questo progetto sono stati coinvolti molti scrittori emergenti o sconosciuti che hanno trovato in questa iniziativa una piattaforma per diffondere le loro storie di diverso genere, horror, romantico, fantasy, umoristico.

Sono già stati distribuiti più di tre milioni di racconti brevi, scritti da 8000 autori indipendenti, con una community di 290 mila lettori iscritti al sito dove è possibile consultare tutti i contenuti pubblicati e riceverli via mail.

Chissà che questa iniziativa non arrivi anche in Italia. Oltre a leggere, potrebbe essere anche un modo utile per esercitarsi con l’inglese e i più esperti con la lingua potrebbero decidere di inviare una loro storia e magari ottenere un riconoscimento.
Ovviamente virtuale. 

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