Emilia-Romagna: c’è anche la Protezione civile trentina in soccorso dei cittadini alluvionati

Traversara di Bagnacavallo è diventata il simbolo dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. L’unica via d’accesso per i mezzi della Protezione Civile è la strada principale che attraversa il borgo devastato, affollata dagli operatori provenienti dal Trentino, Emilia Romagna, Lombardia e dai volontari noti come “angeli del fango”. Qui, la violenza dell’acqua ha distrutto alcune abitazioni, ma l’allarme tempestivo lanciato dalle autorità ha scongiurato una tragedia, evitando le conseguenze drammatiche della rottura dell’argine del fiume Lamone.

La Protezione Civile del Trentino, con 52 operatori e 32 mezzi tra il Servizio Prevenzione Rischi, i Vigili del fuoco volontari dei Distretti Alto Garda e Giudicarie e il Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento, rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale e i colleghi di altre regioni.

Un esempio concreto del loro impegno è l’officina mobile allestita presso la chiesa di Santa Maria Assunta, che ripara i macchinari in uso sul campo. La loro opera è tangibile anche nella stazione dei carabinieri, liberata dal fango proprio dagli operatori trentini.

“Il mio grazie è il grazie dell’intera comunità trentina: siete motivo di orgoglio per la nostra terra di Autonomia”, ha dichiarato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, durante la sua visita nelle aree colpite.

Il Presidente Maurizio Fugatti, il dirigente del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait, il presidente della Federazione provinciale dei Vigili del fuoco volontari Luigi Maturi e altre autorità sono stati accolti in municipio dalla presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, dal sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni e dalla dirigente dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale Rita Nicolini. Priolo ha ringraziato le autorità trentine per l’importante supporto, non solo sul campo, ma anche nel coordinamento tra le Regioni.

Gli operatori trentini sono in azione da giovedì scorso, e hanno lavorato instancabilmente per aiutare le popolazioni colpite. Dopo aver gestito le emergenze a Modigliana (Forlì-Cesena) e San Lazzaro di Savena (Bologna), ora sono attivi a Traversara. Con ruspe, pale meccaniche, badili e motocarriole, stanno liberando le strade e aiutando i residenti a sgomberare gli scantinati.

“Quando ci hanno detto che sarebbero arrivati i trentini, abbiamo pensato: siamo in buone mani”, ha detto con sollievo una residente di via Torri, la strada più colpita, situata a pochi metri dall’argine. La gratitudine dei cittadini si esprime in gesti concreti, come un piatto di riso offerto dagli abitanti a chi è venuto in loro aiuto, accompagnato da sorrisi e pacche sulle spalle, gesti che infondono energia più di qualsiasi caffè.

“Il vostro impegno, la vostra dedizione e la vostra preparazione sono fondamentali nella gestione delle emergenze: capacità che vi vengono riconosciute da più parti e che ci confermano come il nostro Sistema di Protezione civile rappresenti un punto di riferimento a livello nazionale. La vostra presenza e il vostro lavoro instancabile hanno portato conforto e sostegno alle famiglie in difficoltà, dimostrando una volta di più che lo spirito di solidarietà e di volontariato è il cuore pulsante della nostra comunità.La giovane età di molti di voi è motivo di orgoglio e speranza per il futuro, e la vostra energia e passione hanno davvero fatto la differenza in questi giorni difficili.” ha osservato il Presidente Fugatti.